IERI  è una data storica che porterà il PD alla resa dei conti finale: molto probabilmente una scissione che di fatto riporterà la situazione politica italiana a come era anteriormente al 2007 . Si perché sarà bene ricordare che Il Partito Democratico nasce nel 2007 dalla fusione tra alcuni partiti italiani di centro-sinistra, in particolar modo tra i Democratici di Sinistra (socialdemocratici) e Democrazia è Libertà –La Margherita (centristi), quindi è chiaro che l’elettorato del PD non è solo di sinistra , ma anche di centro. Ma di questo non si è voluto coscientemente tenerne conto in questi anni, per opportunità politica che doveva, dall’opposizione controbattere  un governo Berlusconi  dove la coalizione di centro destra dettava  la superiorità numerica . Per diversi anni, in modo gattopardesco , una parte dei dirigenti politici ha conDa venerdì 24 a domenica 26 ottobre 2014 è in onda  Leopolda5, un meeting di tre giorni a Firenze in cui saranno discussi e condivisi idee e progetti. In pratica, quindi, in questi giorni all’incubatore politico del PD di centro ( Leopolda) è stato opposto e messo in campo una grande manifestazione di piazza a Roma, organizzata e gestita dalla CGIL, alla quale hanno preso parte anche taluni rappresentanti politici di rilievo del PD di sinistra , oltre s’intende, la folla degli elettori . Le tre dichiarazioni rilasciate ai giornalisti dell’ANSA  durante la manifestazione  romana :   VendolaRenzi ci porta verso un moderno 800′ ; Civati:Renzi ha scelto di rompere con questa piazza’; Camusso: ‘Pronti allo sciopero generale‘ sono  segnali drammatici. Sembrano proprio tre annunci ( siluri) precisi  contro la corazzata  capitanata da Matteo Renzi. cesso alla matrice marxista di mostrare i muscoli alle tradizionali feste dell’Unità, per rassicurare anche quella parte della base, che non era nulla cambiato rispetto ai tempi andati.  Intanto dal 2010 Matteo Renzi, insieme ai suoi giovani seguaci per lo più di area cattolica , hanno dato vita , nell’ambito della antica stazione Leopolda a Firenze, ad uno straordinario incubatore di idee politiche che hanno portato ai grandi successi elettorali del partito  coinvolgendo anche parte di elettorato che in parte aveva anche votato Berlusconi.

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