Il virus Zika che sta tenendo con il fiato sospeso mezzo mondo in Europa non si è ancora visto ma è possibile che arrivi e che vi siano, durante l’estate, delle epidemie veicolate dalla zanzara tigre. Lo afferma all’ AGI il Prof. Giovanni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di Sanità : “Può succedere che una persona che si è infettata in un Paese dell’America Latina venga punta da una zanzara tigre che poi trasmette il virus ad altri” (…) “Il ministero della Salute ha già messo a punto i test diagnostici. Nel marzo 2015 un caso di infezione da Zika è stato segnalato in Italia, ma si trattava di un viaggiatore di ritorno dalla Colombia ” L’opinione di Rezza, in conclusione, è che “… sia necessario tenere alta la guardia, ma senza cedere agli allarmismi.”
Intanto, continuano ad aumentare in maniera preoccupante in Brasile i casi di neonati affetti da microcefalia: quasi 4mila solo da ottobre. Nell’intero2014 erano stati 150. La sola Rio ha annunciato ieri (giovedì 21/01) un incremento di circa il 20% nell’ultima settimana. Benché il legame fra il virus trasmesso dalla zanzara Aedes Aegypti alle gestanti e la malformazione dei feti non sia ancora accertato la correlazione pare sempre più evidente. A parte la possibile microcefalia nei feti : “ lo Zika è considerato una malattia relativamente benigna – spiega il Prof. Antonini –. Dura qualche giorno e provoca dolori articolari, febbre e dei rash”.
Da ultimo, è di queste ore un altro allarme proveniente sempre dal Brasile. Il virus sarebbe anche responsabile di alcuni casi della sindrome Guillain-Barré, in cui il sistema immunitario di una persona attacca quello nervoso, portando alla paralisi. Se così fosse, le precauzioni prese finora per contenere il contagio non sarebbero sufficienti…