Viene fuori che il Comune di Nola è debitore di quasi 1 milione per acqua e canoni di depurazione mai pagati, cosa che porta la Regione a sospendere importanti trasferimenti di risorse (inclusi i contributi per gli affitti alle famiglie in difficoltà). Mentre il sindaco sbandiera demagogicamente un accordo siglato con Gori ed Ato3 per la soluzione del caso Nola. Un accordo che in ogni caso è riconoscimento parziale della lunga lotta portata avanti da 8 anni. Ma il diritto allacqua non si può barattare. Non abbiamo combattuto per una venale questione di denaro ma per l’affermazione di un diritto essenziale, tanto che il 65% degli utenti nolani a tuttoggi secondo i dati Gori pratica la disobbedienza della bolletta. Abbiamo sempre chiesto che ogni beneficio valga per tutti i cittadini, anche per chi ha pagato le bollette. Il Comitato sostiene le ragioni degli utenti che, oltre al ritardato invio della fatturazione e allapplicazione di nuove tariffe senza comunicazione, contestano: scarsa qualità dellacqua e pressione insufficiente; mancanza di manutenzione e servizi fognari in ampie zone della città; tariffe eccessive, in cambio di servizi inadeguati; procedure di distacco selvagge ed irregolari; assenza di qualsiasi forma di pubblicizzazione sulle agevolazioni per le fasce sociali disagiate.Ad un anno e mezzo dalla vittoria dei referendum, lamministrazione continua a dichiararsi favorevole allacqua pubblica ma, invece, non promuove alcuna iniziativa per mettere fine al disastro Gori, attenendosi scrupolosamente alle indicazioni politiche del partito di maggioranza, contro la volontà popolare. Non servono leggi nazionali per ripubblicizzare il servizio idrico, basta la volontà e la coerenza degli amministratori, impegnati purtroppo a conservare il predominio di padrini e padroni che hanno saccheggiato il nostro territorio.La lotta per lacqua pubblica continua senza soste ed in tutte le sedi, nelle piazze, nelle parrocchie, nei Consigli comunali, nelle aule di tribunale. Ogni giorno, senza protettori ed interamente a nostre spese.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *