Mario Monti mette fine alle voci, alle indiscrezioni, agli scenari politici circa il suo destino politico al termine di un vertice con i rappresentanti della galassia di partiti e associazioni che lo sostiene, e che crede nella sua agenda di governo, tanto centrale da fornire il nome alla lista unica con la quale i ‘montiani’ si presenteranno al Senato: “Agenda Monti per l’Italia”. Alla Camera, invece, sara’ una coalizione di liste alla quale partecipera’ l’Udc, Fli e quanti si riconoscono nel lavoro fatto in questo ultimo anno dall’esecutivo dei tecnici. Per garantire una proficua collaborazione tra queste liste, Monti ha annunciato che ci sara’ uno statuto mentre, per evitare eventuali conflitti di interesse, “una due diligence sara’ messa in campo con la collaborazione di Enrico Bondi”. “Ho riscontrato nella riunione di oggi un consenso ampio, convinto e credibile che mi induce a dare il mio incoraggiamento a queste forze in occasione delle imminenti elezioni politiche”, sono state le parole utilizzate da Mario Monti al termine di una riunione riservatissima, durata oltre quattro ore. La mattina si era aperta con la sorpresa dalla location cambiata all’ultimo momento. Doveva essere la sede della Comunita’ di Sant’Egidio. Cosi’ non e’ stato, e Monti si e’ ritrovato con i suoi in un convento al Gianicolo. Un dribling che ha lasciato a bocca asciutta giornalisti fotografi e cineoperatori, impegnati per quattro ore a passare al setaccio la capitale in cerca di un’auto blu, un lampeggiante o un uomo della scorta. Pochi minuti dopo aver salutato i suoi interlucutori, il presidente del Consiglio ha messo nuovamente mano a twitter (dopo l’annuncio della sua ‘salita’ in politica) per annunciare la conferenza stampa nella Sala Nassirija del Senato dove ha annunciato una lista unica al Senato e una coalizione alla Camera formata da Udc, Fli e forze civiche. Su queste liste, Monti ha assicurato di avere intenzione di “vigilare e di voler porre criteri esigenti”. Casini e Fini: Monti speranza per italiani er quanto lo riguarda, poi, non rinuncera’ al ruolo di senatore a vita per un seggio alla Camera. Un “onore” quello riservatogli dal Presidente della Repubblica a cui non si puo’ e non si deve rinunciare, come ha sottolineato. Dal Quirinale, tuttavia, le reazioni alla conferenza stampa del professore sembrano essere algide. A chi ha chiesto come il Capo dello Stato avesse reagito alle parole del presidente del consiglio, e’ stato risposto: “Non sappiamo nemmeno se il Presidente abbia seguito la conferenza stampa”. Se non intende rinunciare all’onore riservatogli da Napolitano con il laticlavio a vita, Monti intende anche onorare l’impegno preso con il Capo dello Stato nel momento in cui ha accettato di formare e guidare il governo: “Garantiro’ la mia funzione di terzieta’”, ha spiegato per poi aggiungere che in uno degli ultimi consigli dei ministri ha fatto una raccomandazione “ai colleghi: nell’esercizio dei nostri compiti, ricordatevi che noi siamo sempre un governo di quella maggioranza a tre”.

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