riminiApprofitta dell’invalidità del marito per raggirarlo e appropriarsi della pensione e di parte dei soldi incassati dall’assicurazione. Una vicenda dai contorni squallidi quella che vede protagonista una riminese di 43 anni che, approfittando del ruolo di amministratore di sostegno ricevuto dal giudice del tribunale di Rimini, convince il coniuge, un riminese 40enne, a firmare l’atto di separazione consensuale spillandogli un bel po’ di soldini. E per questo viene denunciata per peculato (il tutore, infatti, è parificato ad un pubblico ufficiale) dall’avvocato Stefano Caroli, legale dell’uomo, che l’altro ieri si è presentato in procura con un esposto ricco e dettagliato.Tutto inizia nel 2008 quando l’uomo subisce un brutto infortunio sul lavoro che gli limita le sue capacità cerebrali. Una disabilità grave che costringe il tribunale a nominare un tutore, inviduato appunto nella moglie, che, tra l’altro, in quel periodo si stava separando dal marito. Una nomina giuntai nel momento più opportuno, dunque, per la signora. Che, dimenticato in fretta il grave infortunio subìto dal coniuge, inizia a vedere in quell’incidente il modo più semplice per incassare denaro in tutta facilità. Carta e penna, quindi, presenta davanti al marito, insonsapevole di cosa stesse facendo, l’atto di separazione consensuale, con inserito all’interno delle clausole economiche vantaggiosissime per lei: 1550 euro al mese di alimenti (la pensione dell’uomo è di 1500 euro), un terzo della cifra riconosciuta dall’Inail all’uomo per qull’infortunio, e cioè 100mila euro (il marito aveva ricevuto complessivamente 300mila euro), e il 100% delle spese per il figlio piccolo che all’epoca, eravamo a fine 2009, primi del 2010, aveva 5 anni. Per la donna una vera e propria manna dal cielo. Per l’uomo, invece, un calvario doppio: fisico ed economico. Per andare avanti, infatti, il 40enne operaio riminese dovette mettere mano ai suoi risparmi ed affidarsi ad una badante, una donna anche lei riminese, che cominciò a provare dell’affetto per lui, fino a tramutarlo in amore. La nuova compagna, capito cosa era capitato all’uomo, non ci pensa un attimo. Si rivolge, così, all’avvocato Caroli e lo mette al corrente di tutta la situazione. Per la moglie dell’operaio è l’inizio di grossi guai giudiziari.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *