Una struttura rigorosamente ‘orizzontale’ senza gerarchie e grande collaborazione tra gli attivisti presenti nelle varie province, con particolare attenzione ad Avellino, dove nel 2013 si votera’ per le comunali. Il Movimento 5 Stelle in Campania e’ stato tra i primi a strutturarsi: ha espresso nel 2010 un candidato alle regionali, Roberto Fico, candidatosi anche alle comunali di Napoli nel 2011, mentre nel 2012 sono stati sei i candidati a cinque stelle in altrettanti comuni della provincia di Napoli. A San Giorgio a Cremano e a Pozzuoli il movimento e’ forte di un consigliere comunale. Nel capoluogo, un anno e mezzo fa, nonostante nessun candidato sia stato eletto in Consiglio comunale, un candidato ‘grillino’ e’ entrato nel Consiglio municipale della Quinta municipalita’ Vomero-Arenella.
I punti fermi sono gli stessi del movimento nazionale: democrazia partecipata, sguardo rivolto costantemente ai cittadini, ‘meet up’, gazebo e social network sui quali si discute e si scelgono i vari candidati. In piu’, per assistere agli incontri cittadini o regionali, c’e’ la possibilita’ della diretta streaming: “E’ tutto pubblico e aperto alla discussione”, spiega all’Adnkronos Marco Sacco del Movimento 5 Stelle Napoli est.
“La gente ci mostra molto affetto e il movimento in Campania sta crescendo – racconta – ma c’e’ un aspetto preoccupante che ci allontana dalla situazione siciliana. Napoli ha delle realta’ molto differenti: sembrera’ strano ma qui i voti vengono ancora controllati al banco alimentare, un sistema marcio e clientelare che e’ piu’ difficile da scalfire rispetto ad altre regioni”.