E’ consuetudine di molte persone mantenere tutto il denaro su un unico conto corrente in un’unica banca senza investireQuesto tipo di scelta non è ottimale, anzi è molto rischiosa per tre motivi:

  • con il bail-in anche la liquidità dei correntisti può essere utilizzata per il risanamento di banche in crisi se esse in futuro non verranno salvate dai governi come successo finora (questo perchè il fondo di tutela dei depositi fino 100 mila euro potrebbe non avere una capienza tale per rimborsare tutti i correntisti, vedi approfondimento).
  • con il rischio di implosione dell’euro (sempre presente seppur remoto) si può incorrere nella svalutazione molto forte di tutta la liquidità depositata sul conto corrente (vedi approfondimento).
  • in una fase di tassi negativi come quella attuale, la liquidità ferma sul conto corrente porta a ritorni negativi e cioè a una perdita del capitale per vari costi applicati dalla banca.

Sottolineiamo che i punti precedenti riguardano solo ed esclusivamente la liquidità presente sul conto corrente e non gli investimenti (presenti sul deposito titoli e separati dal conto) i quali seguono l’andamento del mercato slegato dalla banca che in questo caso funge solo da intermediario cioè da “custode” dei titoli (a meno di non aver investito in titoli della banca stessa, vedi approfondimento sull’impatto del bail-in sQuindi mantenere troppa liquidità sui conti correnti è una scelta errata perchè gli investimenti diversificati globalmente (cioè slegati da possibili strumenti bancari come azioni e obbligazioni dell’istituti bancario) consentono di bypassare i problemi evidenziati in precedenza. La diversificazione globale degli investimenti infatti: