Roma, 12 nov. – Non e’ accettabile alcun diktat. Il confronto deve andare avanti con l’obiettivo di favorire la governabilita’ del Paese. E’ quanto ha detto Silvio Berlusconi ai suoi aprendo la riunione del comitato di presidenza di Forza Italia a palazzo Grazioli, in merito alla legge elettorale.
“Siamo disponibili al confronto”, ma “non accettiamo diktat”, quindi “ci aspettiamo che vengano ritirate le nuove modifiche alla riforma elettorale che non sono state concordate con noi”, decise invece al vertice di maggioranza di ieri sera, ha detto il capogruppo di Forza Italia al Senato, Paolo Romani, al termine dell’ufficio di presidenza. ALle sue parole hanno fatto eco quelel di Renato Brunetta: “Noi siamo per la riforma elettorale come uscita dalla Camera. Potremmo approvarla nei prossimi giorni. E’ Renzi che, se vuole fare delle modifiche, ha l’obbligo di cercare delle convergenze. Noi non accettiamo diktat ma non usciamo nemmeno dal tavolo delle riforme”. Romani ha sottolineato che “In agenda non c’e’ ancora nessun incontro, sara’ verificato nelle prossime ore”. Il comitato di presidenza di Forza Italia ha votato all’unanimita’ per are mandato all’ex premier di portare avanti il confronto con Matteo Renzi sulla legge elettorale, senza subire imposizioni ne’ diktat ma avendo come stella polare la governabilita’. Con il nuovo mandato incassato oggi dal ‘parlamentino’ azzurro, domani Berlusconi incontrera’ Renzi per definire le modifiche da apportare all’Italicum.
Nel documento di FI, tuttavia, non vi e’ alcun riferimento ai dettagli tecnici delle modifiche alla riforma elettorale.
Nel documento, inoltre, viene ribadita la linea di opposizione nei confronti delle politiche economiche del governo e, in particolar modo, si avallano le proposte emendative di Forza Italia (in particolar modo quelle dell’area fittiana) alla Legge di Stabilita’.