La Suprema Corte, il 29 settembre scorso, aveva annullato l’ordinanza che riguardava il reato di turbativa d’asta a carico dell’ex primo cittadino, ma anche nei confronti degli imprenditori Pasquale e Giuseppe Mastrominico e Giovanni Malinconico, coinvolti in un’inchiesta su appalti per opere di riqualificazione vinte da ditte vicine al clan, in particolare, si tratta, per gli inquirenti, di imprenditori inclusi nell’inchiesta sul mega appalto dei lavori per la riqualificazione urbana di Villa Literno. Enrico Fabozzi, difeso dall’avvocato Mario Griffo e Umberto Del Basso De Caro, era stato accusato in una prima ordinanza anche di concorso esterno in associazione camorristica, corruzione, voto di scambio e riciclaggio, ma il provvedimento firmato dal gip Alberto Capuano il 15 novembre del 2011 era stato annullato dalla Cassazione, con rinvio al Riesame, qualche mese fa