Roma: sono oltre 42 milioni le persone che nel 2011 hanno lasciato il proprio paese, come rifugiati (15,2 mln) o sfollati interni (26,4 mln), di esse, 895mila hanno fatto domanda di asilo e 277mila di queste domande sono arrivate a paesi europei, 51mila in Francia e oltre 37mila in Italia. Nel 2011 sono 5 mln i regolari.
È quanto emerge nel Dossier Caritas-Migrantes, presentato a Roma, “Non sono numeri”, è il messaggio della 22esima edizione, che sollecita le istituzioni a maggior sensibilità: regolarizzare i lavoratori, meno burocrazia, no discrimini. Il sistema italiano di accoglienza dei profughi e richiedenti asilo è fragile.
Intanto, sono 2,5 mln i lavoratori stranieri occupati in Italia, un decimo dell’occupazione totale. Nel 2011 hanno perso il lavoro più degli italiani: tra gli stranieri sono aumentati sia i disoccupati (310mila) che il tasso di disoccupazione (12,1%,il 4% in più rispetto alla media degli italiani), il tasso di attività è sceso al 70,9%. Sono più esposti a infortuni, e concentrati nelle fasce più basse del mercato del lavoro.
Gli stranieri rappresentano la metà dei calciatori di serie A, 271 su 554.
Cresce la presenza di figli di immigrati nelle scuole: i nuovi cittadini rimangono a lungo nel nostro Paese.