Don Aniello, il sacerdote guanielliano da sempre in prima linea nella lotta alla camorra e che per primo ha denunciato infiltrazioni della camorra nelle feste patronali e nelle feste dei Gigli intervistato dal blog iconfronti.it dei giornalisti Andrea Manzi e Gigi Casciello, ha rilasciato, tra l’altro la seguente dichiarazione: «L’intervento della magistratura a Barra conferma che avevo ragione quando nel giugno scorso denunciai il pericolo di infiltrazioni camorristiche nella festa dei Gigli ed in genere in quelle patronali. Purtroppo continua il silenzio della gerarchia della Chiesa di fronte a tali fenomeni malavitosi. La camorra in Campania sì insinua in tutti gli ambiti della vita economica e sociale e perché ne dovrebbero essere immuni le feste patronali ed ancor di più quelle più famose e popolari come quelle dei Gigli? La verità è così i clan mettono in pericolo la vita stessa e la pastorale della Chiesa che continua su queste vicende con il suo silenzio assordante».