Contributo a fondo perduto Decreto Rilancio: cos’è e come ottenerlo
Il Decreto Rilancio ha introdotto un contributo a fondo perduto a ristoro di imprese, autonomi e professionisti con fatturato inferiore a 5 milioni di euro che hanno subito gravi perdite a causa delle misure di contrasto alla crisi epidemiologica.
6 miliardi per sostenere PMI, autonomi e professionisti, con un contributo a fondo perduto. Vediamo chi ne ha diritto e come verranno erogati questi fondi.
Contributo a fondo perduto: chi ne ha diritto?
Il contributo a fondo perduto, istituito con il Decreto Rilancio, è destinato alle piccole realtà economiche che hanno subito importanti contrazioni del fatturato a causa delle misure restrittive di contenimento del contagio in piena crisi epidemiologica.
Attività rimaste completamente chiuse o che hanno visto il lavoro ridursi pesantemente, con notevoli ricadute economiche. Riguarda nel dettaglio PMI, artigiani, commercianti, lavoratori autonomi e professionisti:
- con fatturato e corrispettivi 2019 fino a 5 milioni di euro;
- che nell’aprile 2020 abbiano registrato un calo di ricavi pari ad almeno il 33% rispetto ad aprile 2019 (per determinare questi importi fanno fede le date di cessione dei beni o di prestazione dei servizi).
Per i soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019, il contributo spetta anche in assenza del requisito del calo di fatturato/corrispettivi.
A quanto ammonta il contributo a fondo perduto del Decreto Rilancio?
L’importo del ristoro verrà calcolato sulla base alle seguenti fasce:
- 20% per chi ha fatturato e corrispettivi fino a 400mila euro;
- 15% tra 400mila e 1 milione di euro;
- 10% fino a 5 milioni.
Questa percentuale dovrà essere applicata poi alla differenza tra fatturato e corrispettivi dell’aprile 2019 e fatturato e corrispettivi dell’aprile 2020, per ottenere l’importo esatto.
Il contributo minimo è comunque pari a 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per gli altri soggetti.
L’importo ottenuto non concorre a formare la base imponibile delle imposte sui redditi, dunque quanto viene corrisposto è esentasse.
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Come fare domanda per il contributo a fondo perduto?
La gestione delle domande e dell’erogazione dei fondi è stata affidata all’Agenzia delle Entrate, che dovrà emanare le istruzioni per fare richiesta del contributo e predisporre la relativa procedura telematica.
La domanda dovrà essere inoltrata entro 60 giorni dalla data in cui l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei contribuenti la relativa procedura telematica.
Il calo di ricavi e compensi andrà autocertificato ed è stato stabilito che per velocizzare la procedura di erogazione, i controlli di Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza circa la veridicità dei dati dichiarati verranno eseguiti solo dopo il pagamento del contributo.
Occorre presentare inoltre, l’autocertificazione antimafia, prevista per la prevenzione di infiltrazioni criminali.
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