Lui è affetto da distrofia miotonica, lei invece cardiopatica, dalla salute resa ancor più vacillante dal diabete e dall’osteoporosi, con una figlia ventenne, costretti a vivere riparati di giorno nella sala d’attesa della stazione ferroviaria di Capua e di notte nell’auto generosamente prestata da un amico.
Una vita da «barboni» che per Domenico Merola, 48 anni, e la moglie Palma Errico, 46 anni, ha avuto inizio improvvisamente quando, in una fresca mattinata d’aprile, i due congiunti sono stati costretti ad abbandonare la propria abitazione in via Santa Maria dei Franchi, nel centro storico della città.
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