Napoli – Aumentano le aziende di medie dimensioni, ma continua a prevalere il modello dell’impresa a gestione familiare. Cresce il numero delle donne a capo di azienda, al di sopra della media italiana. Ma resta ancora troppo basso il livello di informatizzazione e non si accelera il processo di ricambio generazionale. Questa la fotografia relativa alla Campania che emerge dal VI Censimento generale dell’agricoltura stilato dall’Istat.I cambiamenti legati allo scenario socio-economico hanno modificato la struttura del tessuto produttivo. Dal 2000 al 2010 il numero delle aziende campane di settore si e’ ridotto del 41,6%, con un aumento della loro dimensione media, che passa da 2,5 a 4 ettari di Superficie agricola utilizzata (Sau), anche se resta alto il gap con la media nazionale (8 ettari). “Resta lo ‘zoccolo duro’ delle aziende a gestione familiare (97,2%) – spiega Franco Lorenzini della Direzione censimenti Istat – ma e’ evidente il processo di ricomposizione fondiaria. Le altre forme di conduzione, come le societa’ o le cooperative, evidenziano tassi di crescita