Stop al pesce fresco a tavola per l’avvio del fermo pesca che porta al blocco delle attività della flotta da pesca italiana dal Tirreno allo Ionio. A darne notizia è Coldiretti che nel porto di Acciaroli nel comune di Pollica ha preparato una maxi-grigliata di pesce di fine estate prima dell’arrivo del fermo. “Una testimonianza della volontà di continuare la battaglia per la legalità anche nel Made in Italy” – dice Coldiretti – a conclusione della prima Summer School sul Made in Italy, promossa da Coldiretti Giovani Impresa in collaborazione con l’Osservatorio sulla criminalità nell’agroalimentare, con laureati provenienti da tutte le Università italiane seguiti da esperti del sistema agroalimentare, professori, imprenditori, magistrati e manager.
Il provvedimento di fermo – spiega Coldiretti – ha l’obiettivo di garantire il ripopolamento dei pesci nel mare e salvare cosi le marinerie dal collasso. Il blocco che scatta da lunedì 15 settembre avrà una durata di 42 giorni e interessa le barche che hanno sistemi a traino. Si tratta però – sottolinea Coldiretti Impresapesca – di un fermo che si apre tra le polemiche. Durante i mesi estivi il maltempo ha ridotto al minimo l’attività di gran parte della flotta tirrenica. A ciò vanno aggiunti i 15 giorni di blocco forzato a cui le marinerie toscane e liguri sono state costrette dalle manovre militari della Nato, a maggio. Si può pertanto dire che un fermo delle attività sia stato già effettuato – evidenzia Coldiretti Impresapesca – e il nuovo stop va a penalizzare ulteriormente la flotta tirrenica. Ad aumentare la tensione nei porti è inoltre il mancato pagamento dei fondi per il fermo pesca e per la cassa integrazione dei marittimi dello scorso anno, oltre al fatto che ci sono alcune aziende che devono ancora ricevere gli indennizzi per il 2012.