«Ultime ore di Ciclope bollente. Da Venerdì notte e Sabato 14 Summer Storm, nubifragi, grandine, trombe d’aria, piogge fino a mercoledì. Ciclope collassa. Torna Caronte a fine mese, fino a 40°C». Se state pensando che “Ciclope bollente” sia lo spettacolo di un Polifemo senza veli, vi state sbagliando di grosso. Si tratta semplicemente delle previsioni del tempo su uno dei massimi siti specializzati.
«Bomba d’acqua», «bomba di neve», «primavera folle», «sberla alla primavera», «morsa del caldo», «Italia bollente», sono solo alcune delle espressioni a cui il meteo degli ultimi due anni ci ha abituato. Un linguaggio che punta alla spettacolarizzazione, rispetto al lessico più confortante del mondo scientifico. L’alta e la bassa pressione, le piogge e le ondate di calore, cedono il passo allo show. Gli eroi epici conquistano i nostri cieli. Così si legge che «l’occhio di Ciclope infiamma l’Italia», «si farà ricordare Ciclope, l’anticiclone estivo che dall’Africa ha conquistato l’Italia e anche l’Europa», ma la loro furia si spegne al massimo in una decina giorni, quando subentra un nuovo e più temibile spauracchio: «Il povero Ciclope verrà sconfitto dalla Summer Storm».
Caronte, però, attende i contendenti al varco. Prossimo sarà anche l’intervento dei vari Minosse, Lucifero, Ade e Nerone. Fino a che l’inverno non porterà con sé le glaciali divinità nordiche: Odino e Morgana su tutti.