Roma, muore di Covid infermiere del San Filippo Neri: “Il nostro Lucianone non ce l’ha fatta”
di Cecilia Gentile
“Io, medico, mi trasferisco in ospedale per non contagiare i miei figli”: a San Giovanni Rotondo gli alloggi per il personale
Covid, le emozioni dei medici in prima linea: “Dopo 40 anni di lavoro sono emerse le mie fragilità”
“Porto sempre con me il sorriso di un paziente con problemi respiratori che commentò con ironia la mia tuta protettiva che indossai quando andai a visitarlo”. Lo ricorda un edico di Bergamo, tornando con la mente ai giorni della prima ondata del Covid. E un geriatra di Cinisello Balsamo aggiunge: “I giorni che ho trascorso al pronto soccorso sono come avvolti da una nebbia, ci siamo fatti forza confrontandoci tra noi colleghi”.
Nell’ambito di BookCity2020, Milano-Bicocca ha proposto un evento per dar voce alle emozioni – dalla paura all’angoscia allo spirito di condivisione – dei medici italiani. L’idea nasce da Luisa Sodano che, dai racconti emersi in un gruppo su Facebook, ha deciso di ricavare un libro: “Insieme contro il virus: i racconti e le emozioni dei medici italiani durante la fase 1”.
di Daniele Alberti
Covid, Locatelli: “Siamo pronti per gestire distribuzione del vaccino”
Covid Campania, De Luca attacca Di Maio: “Sciacallo, il solo nome mi procura reazioni di istinto”
“In settimana le notizie. Ma alla domenica c’è aria di riflessione”
La giornalista da domani sfida la Venier e l’Annunziata con il nuovo programma di La7
Da domani Myrta Merlino mette in fila tre sfide difficili: inaugurare un nuovo spazio di approfondimento, riaccendere la domenica pomeriggio de La7, confrontarsi con due colleghe del calibro di Mara Venier e Lucia Annunziata, in onda in concorrenza allo stesso orario subito dopo pranzo.

Insomma, se voleva complicarsi ancora di più l’esistenza – guida tutte le mattine L’aria che tira – la conduttrice ci è riuscita.
In effetti, Myrta, nel weekend La7 si spegne
«Sì, da tempo la rete studiava il modo per riportare l’attualità nei giorni di festa, dove non ci sono approfondimenti finché non arriva Giletti con Non è l’arena. La7 è un canale tutto dedito all’informazione, con un unico grande racconto declinato in modo diverso, per cui bisognava coprire quel vuoto. Si è tentato altre volte in passato, adesso ci proviamo noi. Se non ora quando. Sarà un lungo inverno, la primavera è lontana: abbiamo bisogno di non restare soli, di farci compagnia, ci hanno levato le riunioni familiari, gli amici, i compagni, almeno ci ritroviamo in tv».
Ma L’aria di domenica tirerà in modo un po’ diverso
«Certamente.. Tutta la settimana inseguiamo le notizie. La domenica si deve cambiare ritmo, rallentare per approfondire, aprire il cuore, avere il tempo per capire e anche per sorridere un po’. Anche io cercherò di avere un atteggiamento più morbido, accogliente, di trasformarmi quasi in un’amica, una confidente. In studio non avrò sgabelli, ma due poltrone con dei bei cuscini comodi, che invitano alla riflessione».
Però non si potrà evitare di parlare di Covid, ospedali, malati, cure, vaccini, temi che il pubblico ascolta dalla mattina alla sera su tutti i canali
«Trovandoci in questa situazione non si può fare altro, ma proveremo a dare una lettura diversa, che spazia su ragionamenti esistenziali, con persone competenti e ospiti intelligenti. E poi ci soffermeremo anche sui temi politici e situazioni che ci hanno emozionato nel corso della settimana. Presenza fissa sarà Claudio Amendola, attore amatissimo dal pubblico con uno sguardo arguto sull’attualità e avremo anche Mario Monti, austero professore che mostrerà il suo lato ironico.. In studio con me ci saranno Gerardo Greco, che si occuperà di fare il punto della settimana (Il Punto G) e Vauro con la sua satira».
Non è facile inaugurare uno spazio nuovo su La7, in passato alcuni tentativi non hanno funzionato
«Infatti consideriamo questo progetto come un esperimento. Qualcuno doveva provare ed è toccato a me che ho fatto da pioniera: quando ho cominciato con L’Aria che tira in quella fascia oraria del mattino la rete si fermava all’1,7 per cento di share, ora arriviamo al 5/6 per cento. Io la vivo anche con leggerezza, vediamo come andrà. Se ci riusciremo, La7 diventerà una all news ragionata sette giorni su sette».
In concomitanza vanno in onda l’Annunziata su Raitre, che si rivolge più o meno allo stesso tipo di pubblico e la Venier su Raiuno, che comunque, anche se con un programma più leggero, affronta le tematiche della pandemia
«Ma io non la metto sul piano della concorrenza, La7 ha un suo pubblico particolare, una specie di fan club dell’informazione che nel weekend si sente abbandonato, e noi ce lo dobbiamo riprendere. Lucia e Mara presidiano quello spazio da tempo, dove sono molto forti, io mi ci affaccio facendo cucù. E, comunque, sono due mie amiche: le ho chiamate per raccontare loro della nuova avventura e mi hanno risposto brava, provaci, in bocca al lupo».
Lei ha instaurato un rapporto particolare con i suoi spettatori, che trovano nella trasmissione un modo per sfogarsi, confidarsi, denunciare, sottoporre domande
«La nostra posta è inondata di mail, le persone ci raccontano storie strazianti, dall’infermiere che aiuta i malati fino all’ultimo respiro, ai figli che assistono inermi al calvario dei genitori anziani, ma anche storie di speranza. Sceglieremo alcune di queste, le più significative o importanti, per approfondirle alla domenica».
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Covid, si aggravano le condizioni di Maradona junior: ricoverato al Cotugno
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“Pappone caccia i soldi” è la frase più ricorrente in questo mese di gennaio ogni qual volta si parla di calciomercato. Una parte della tifoseria del Napoli chiama a gran voce un investimento importante da parte di Aurelio De Laurentiis, apostrofandolo come “pappone”, un taccagno appunto. Che il patron romano sia stato più volte accusato di scarsa prodigalità non è certamente un mistero. Nell’immaginario collettivo partenopeo è sempre stata condivisa l’immagine di un Aurelio De Laurentiis più attento ai risultati finanziari che a quelli sportivi.
Covid Napoli, centro gremito, affollamenti e bar pieni alla vigilia della zona rossa.
Non ci sono i consueti fiumi di persone dei fine settimana che si avvicinano all’Immacolata e al Natale, ma Spaccanapoli, Piazza del Gesù e Piazza San Domenico Maggiore fino a San Gregorio Armeno, la ‘via dei pastori’, si presentano gremite. Nel vicoli e nelle piazze del centro antico della città anche i tavolini dei bar e degli altri locali sono occupati. Tanta gente anche nel quartiere Vomero. Sul lungomare locali pieni per pranzoAlla vigilia della zona rossa in Campania a Napoli non sono mancati gli assembramenti. Non ci sono i consueti fiumi di persone dei fine settimana che si avvicinano all’Immacolata e al Natale, ma Spaccanapoli, Piazza del Gesù e Piazza San Domenico Maggiore fino a San Gregorio Armeno, la ‘via dei pastori’, si presentano oggi gremiteIn Campania, col passaggio a zona rossa, i sindaci di alcune città, come Benevento e Torre Annunziata, si sono mossi nella direzione di chiudere strade o piazze affollate. Anche a Napoli sono attese misure in questa direzione, in particolare per 90 strade che risultano particolarmente soggette ad assembramenti
Dopo la scarsa affluenza mattutina sul lungomare di Napoli rispetto ai fine settimana precedenti, all’ora di pranzo i locali della zona hanno registrato il pieno
Pochi invece i napoletani sul lungomare questa mattina. Consistenti unità delle forze dell’ordine invitano a tenere le distanze e a indossare la mascherina
Malgrado il clima dolce i napoletani non hanno affollato Via Caracciolo e le altre strade in prossimità del lungomare. Anche il traffico veicolare è apparso scorrevole in mattinata
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