Numerosi studi hanno dimostrato che ogni individuo necessita almeno di dormire otto ore a notte per tornare a svolgere regolarmente le normali attività quotidiane. Tuttavia, sono sempre di più quelli che hanno sempre meno tempo per riposarsi e preferiscono sostituire il sonno con il lavoro, lo studio o il tempo libero: una scelta che col procedere del tempo può comportare non poche conseguenze a danno della salute. Dormire almeno otto ore a notte riduce il rischio di malattie a cui una persona che dorme solo cinque ore a notte è maggiormente soggetta. Inoltre dormire poco comporta una minore produzione di cellule da parte del sistema immunitario e, di conseguenza, una maggiore esposizione al rischio patologie. Erroneamente si pensa che sfruttare il tempo da dedicare al sonno per lavorare o studiare sia utile, mentre è lesatto contrario: se quelle ore fossero dedicate almeno in parte al riposo così come richiesto dallorganismo, lefficienza fisica e mentale sarebbe tale da migliorare le prestazioni riducendo i tempi che normalmente impieghereste per realizzarle. Durante il sonno il nostro organismo, produce il 70% di ormone GH (lormone della crescita), che viene utilizzato per ricostruire lepidermide, il tessuto muscolare e quello osseo. Dormire almeno otto ore a notte consente anche di abbassare la pressione del sangue: chi, infatti, dorme meno si sveglia con la pressione arteriosa più elevata rispetto alla media. Dormire poco spesso rende ansiosi e nervosi, minando anche i rapporti umani. Recentissimi studi hanno evidenziato, infine, che dormire meno incida sul bilancio ormonale, per esempio riducendo la produzione di leptina, l’ormone della sazietà, inducendo quindi un maggior senso di fame. Diventa, quindi, necessario riposare bene e, per un numero adeguato di ore. Alcuni consigli utili per chi soffre dinsonnia potrebbero essere ad esempio: praticare esercizio fisico qualche ora prima di andare a letto, o concedersi un bagno caldo, o sorseggiare una tisana rilassante. Lassociazione di questultime potrebbe offrire notevoli miglioramenti. In questo modo si favorisce la regolarizzazione del ciclo sonno/veglia migliorando la qualità del riposo notturno.

Dott.ssa Antonietta Lettera

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