SOMMA VESUVIANA –

Stava ascoltando la partita alla radio quando i carabinieri hanno circondato la casa in cui si era nascosto, ha provato anche a fuggire da una finestra del bagno, un tentativo inutile: è stato arrestato. E finita così la fuga durata quasi tre mesi di Giovanni Caliendo, 24 anni, pregiudicato di Marigliano, considerato dagli inquirenti affiliato al clan camorristico Castaldo-Capasso. Il giovane, ma con un lungo curriculum criminale alle spalle, era destinatario di unordinanza di custodia cautelare in carcere per rapina aggravata in concorso emessa il 4 agosto 2012 dal Tribunale di Nola, su analoga richiesta della locale Procura della Repubblica. Allora luomo però sfuggì alla cattura dandosi alla fuga, e da agosto, appunto, era un ricercato. Lui forse pensava di essere al sicuro, e non si era allontanato troppo dalla sua vera residenza, il quartiere Pontecitra a Marigliano, ma aveva fatto male i suoi conti. Quasi tre mesi di indagini compiute dagli uomini dellArma hanno portato a scoprire il suo nascondiglio in via San Sossio a Somma Vesuviana, a fermarlo proprio i carabinieri della Stazione di Marigliano con i colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia di Castello di Cisterna.Lordine di arresto era giunto in seguito alle indagini condotte dai militari a luglio scorso sullimmediatezza di due colpi compiuti da Caliendo e il suo complice, che fu arrestato già allora, due rapine a mano armata nella stessa serata, in due supermercati affollati: uno a Marigliano e laltra a Saviano. Compiute la sera del 16 luglio, il primo assalto al Conad di Marigliano, armi in pugno i due fecero irruzione nel locale poco prima dellorario di chiusura, minacciarono cassiere e clienti e riuscirono a portare via un bottino di circa 3mila euro, e poi si diedero alla fuga a bordo di una Fiat Innocenti di colore verde, in seguito risultò essere stata rubata nel vicino comune di Brusciano poco prima della rapina. Ma i due malviventi non si accontentarono di quanto raccolto con quel raid, e di lì a poco colpirono nuovamente, si spostarono nella vicina Saviano e presero di mira i supermercati Di Meglio, qui sempre armi alla mano, riuscirono a  farsi consegnare mille euro. Fuggirono, ma di lì a poco abbandonarono lauto rubata in una strada periferica di Somma Vesuviana.I carabinieri partendo dalle testimonianze, dalle immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza e dallauto ritrovata abbandonata, riuscirono ad individuare uno dei due rapinatori, arrestarono nella sua abitazione G.S., pregiudicato di Marigliano, complice di Caliendo, partendo da lui  e altri dettagli raccolti i carabinieri avevano anche capito che chi aveva effettuato le rapine con lui era Caliendo, quando però effettuarono un blitz nella sua abitazione il giovane non cera, ma cera molto altro. Nella casa in cui abitava trovarono una pistola, della droga e gli stessi passamontagna, oltre ad una giacca, utilizzati proprio per compiere le due rapine, prove che portarono allordinanza di custodia cautelare, ma da quel momento Caliendo risultò irrintracciabile. I carabinieri non hanno rinunciato a catturarlo e sono aggiunti nellappartamento in cui lhanno rintracciato laltra sera, un nuovo blitz che ha portato stavolta alla sua cattura, ora è nel carcere di Poggioreale.

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