ROMA Al posto del mare o della montagna, il letto di casa. Colpa della polmonite che a luglio e anche in questo inizio di agosto ha colpito circa 8 mila italiani. Rovinando le vacanze o le imminenti partenze. «Soprattutto bambini e anziani. Possiamo stimare che a luglio, ma continua anche in questa prima settimana di agosto, siano stati colpiti e ricoverati circa 8mila persone», un dato superiore rispetto alla media del periodo fa sapere Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università di Milano. Colpa del clima ballerino e delle temperature che durante la sera scendono sotto le medie stagionali e agevolano i virus respiratori e gastrointestinali.
L’Oms stima che ogni anno uccida 1,2 milioni di bambini con meno di 5 anni (il 18% di tutti i decessi in questa fascia di età). Secondo il ministero della Salute, in base ai pochi dati disponibili in Italia, l’incidenza della polmonite è stata responsabile di oltre 136mila ricoveri, in quasi la metà dei casi con complicanze.
«Se nei bambini e nei giovani in genere la polmonite si manifesta con spossatezza, febbre alta e difficoltà respiratorie – spiega Pregliasco – negli anziani più spesso arriva una febbricola altalenante, che può confondere. Ecco che se ci si sente particolarmente spossati, fiacchi, con una pesantezza sul petto e la febbricola non passa, è il caso di fare un controllo medico».