Dopo la Champions League, c’è lei: l’Europa League è la seconda competizione per importanza nel panorama calcistico europeo. Almeno per quanto riguarda la denominazione, è un torneo decisamente recente: esiste appena dal 2009. Ma l’attuale formula non è altro che il frutto di un restyling della gloriosa Coppa UEFA, che a partire dal 1971 ha visto sfidarsi spesso i più forti club del momento. Fino al 1996, infatti, l’esclusiva partecipazione alla Coppa dei Campioni/Champions League delle squadre campioni in carica dei vari Paesi lasciava alla Coppa UEFA “l’onore” di ospitare il resto del parterre contintentale. A partire dal 1999, con l’abolizione della Coppa delle Coppe, anche le vincitrici delle rispettive coppe nazionali delle prime sei federazioni si sono trasferite in questa competizione (ereditando anche la possibilità di contendere la Supercoppa Europea ai detentori della Champions League).
Il progressivo allargamento delle squadre qualificate al torneo maggiore ha di fatto privato l’Europa League del peso specifico di cui godeva almeno fino a 15-20 anni fa. Questo però non ha evitato che venissero scritte pagine indelebili nella storia del calcio. A cominciare dai tre successi consecutivi del Siviglia di Unai Emery tra il 2013 e il 2016: una striscia-record che permette agli andalusi di essere la squadra più titolata tra Coppa UEFA ed Europa League, grazie anche alle due edizioni vinte nel 2006 e nel 2007. Al secondo posto, ecco invece due italiane: con tre titoli a testa compaiono Juventus e Inter, affiancate dal Liverpool. Questi tre club hanno però trionfato solamente nell’ambito della Coppa UEFA e mai nell’attuale Europa League: le uniche due formazioni ad aver vinto con entrambe le denominazioni sono il Siviglia e il Porto. In totale sono 27 le società ad aver conquistato il trofeo, tra cui altre due italiane: il Parma dell’era Tanzi nel 1995 e nel 1999 e il Napoli di Maradona nel 1989.
A livello di Nazioni, la Spagna guida con 10 trionfi complessivi (oltre al Siviglia anche il Real Madrid, l’Atletico Madrid e il Valencia), mentre l’Italia segue con 9 titoli: le nostre squadre hanno dominato la competizione tra la fine degli anni Ottanta e tutti gli anni Novanta, con 8 vittorie su 11 tra il 1989 e il 1999 e ben 14 finali su 15 con almeno un’italiana in campo (comprendendo in questo anche Fiorentina, Torino, Roma e Lazio). Terza a quota 7 è l’Inghilterra: nel 1972 è stata propria una squadra d’Oltremanica, il Tottenham, a mettere per prima le mani sul trofeo. Lo spagnolo José Antonio Reyes e il portoghese Beto sono invece i recordmen di vittorie per quanto riguarda i calciatori: entrambi hanno trionfato in quattro edizioni (tre delle quali con la maglia del Siviglia). Tra gli allenatori, Giovanni Trapattoni accompagna Emery a quota tre successi personali.
Tra le ultime riforme attuate dalla UEFA per offrire slancio alla competizione, spicca sicuramente il diritto per la vincitrice dell’Europa League di partecipare alla Champions League dell’anno successivo: a partire dal 2018/19, sarà addirittura automatica la qualificazione alla fase a gironi. Ogni squadra che vince il torneo per tre volte di seguito o per un totale di cinque volte, può inoltre esporre sulle proprie maglie il badge del multiple-winner: un logo onorifico che attualmente può vantare solamente il Siviglia.