Inizio spettacolo ore 21
Unidea di LINO FABRIZI
Con
Franco Califano Lando Fiorini Edoardo Vianello
Luciano Rossi Edoardo De Angelis
Giorgio Onorato Alberto Laurenti Paolo Gatti
Elena Bonelli
e i Fantastici Ballerini della CRAZY GANG
Presentano FRANCESCO VERGOVICH e LORETTA ROSSI STUART
Testi di Silvestro Longo e Tonino Tosto
Coreografie di Marco e Stefano Stopponi
Giunto alla sua XXII edizione, torna al Teatro Olimpico di Roma il Festival della Canzone Romana, la storica manifestazione nata con lintento di valorizzare il patrimonio della romanità in musica attraverso un concorso aperto a compositori, autori e interpreti di questo genere musicale.
Venerdi 28 settembre alle ore 21, andrà dunque in scena la finale di questa prestigiosa iniziativa che anche questanno ospiterà tre nuovi talenti e numerose colonne storiche del repertorio romano. Lino Fabrizi, ideatore e organizzatore del festival dal 1991, è stato il precursore della nuova canzone romana e anche questanno ha voluto premiare la tradizione invitando un nutrito parterre di artisti che hanno lasciato nelle proprie canzoni indimenticabili ed inequivocabili segni del loro talento ed orgoglio romano. Tra questi, avremmo il piacere di vedere sul palcoscenico Franco Califano, Lando Fiorini, Edoardo Vianello, Luciano Rossi, Giorgio Onorato, Alberto Laurenti, Paolo Gatti, insieme anche alle azioni coreografiche folcloristiche compiute dal balletto della Crazy Gang.
Questanno il festival ha il piacere di ospitare anche la grande erede della canzone romana: lattrice e cantante Elena Bonelli che da anni porta il repertorio romano più classico davanti alle platee di tutto il mondo e che ha recentemente registrato un clamoroso successo di pubblico e critica a Yeosu (Corea del Sud), dove è stata chiamata per rappresentare lItalia in occasione dellExpo 2012.
Altra novità di questa edizione è la partecipazione, per la prima volta al festival, del cantautore Edoardo de Angelis, che ha contribuito, dal Folkstudio degli anni 70 ad oggi, allo sviluppo e all’immagine della canzone d’autore italiana scrivendo brani come la storica ballata romana Lella, producendo artisti come Francesco De Gregori e collaborando con numerosi firme musicali, tra cui Lucio Dalla, Riccardo Cocciante, Mina, Amedeo Minghi, la Schola Cantorum e molti altri.
Francesco Vergovich e Loretta Rossi Stuart saranno gli ospiti presentatori di questa speciale edizione che vedrà cantare la Roma folkloristica con le sue carrozzelle, i suoi tramonti e le sue fontane, ma anche quella quotidiana con i suoi crucci e le sue storie damore.
Nel corso di questo ventennio, il Festival della canzone romana ha visto succedersi artisti come Renato Zero, Nino Manfredi, Carlo Verdone, Franco Califano, Giancarlo Magalli, Michele Mirabella, Enzo Salvi, Lando Fiorini, Enrico Brignano, Mario Scaccia, Isa Di Marzio,Fiorenzo Fiorentini, Gigi Sabani, Luciano Rossi, Rodolfo Laganà, I Vianella, Bobby Solo, Mal, Tony Santagata, I Cugini di Campagna, Stefano Masciarelli, il Maestro Stelvio Cipriani, Manuela Villa, Giorgio Onorato, La Schola Cantorum, I Baraonna, e tanti altri. La continuità di questa manifestazione, portata avanti con dedizione e passione dallAssociazione Roman Millenium, è un significativo esempio di come sia necessario diffondere e proseguire un percorso storico attraverso unantologia di brani, dedicati o ambientati a Roma, che spazia dal 1800 ai giorni nostri.
La manifestazione è Patrocinata dallAssessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale e dallAssessorato Cultura, Arte e Sport della Regione Lazio.
www.festivaldellacanzoneromana.com
Infoline: 06 3265991 (Teatro Olimpico) – 349 5563371 (direzione artistica)
Prezzi dei biglietti:
Poltronissima 30
Poltrona e balconata 25
Galleria 20
+ prevendita 10%
Per gruppi da 50 persone:
Poltronissima: 20 anziché 30
Poltrona e balconata: 15 anziché 25
Galleria: 10 anziché 20
+ prevendita 10%
Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni
Tel/Fax 06 3225044 Cell 328 4112014 elisabetta@elisabettacastiglioni.co
Un po’ di storia…
A lungo riposta nei polverosi archivi del dimenticatoio, la canzone romana torna oggi a nuova vita grazie allimpegno di Lino Fabrizi.
Da 22 anni, Fabrizi presidente dellassociazione culturale Roman Millennium, organizza e promuove il Festival della Canzone Romana, annuale manifestazione estiva patrocinata e sostenuta dal Comune di Roma, dalla Provincia di Roma, dalla Regione Lazio, Enti, sponsor Istituzioni e privati.
Adesso possiamo dire che Lino Fabrizi è stato il precursore della nuova canzone romana.
Pur mantenendo integri gli schemi compositivi che ne hanno tracciato (talvolta oleograficamente), gli ammiccanti percorsi musicali, tuttavia il Festival, si differenzia dal riduttivo evento popolare, traendo respiro dai continui fermenti melodici che caratterizzano la scena musicale nazionale. Non più infiltrata dalleccessiva enfasi dello slang locale ma piuttosto dalle sue poetiche fattezze (quasi fosse una donna), Roma diviene testimone silente del soggetto al quale lartista si rivolge.
Quando lItalia si misurava ancora a piedi, la canzone popolare, in quanto concepita sotto linevitabile influenza del vernacolo, oltre che una missione evasiva, svolgeva soprattutto una funzione sociale. Dalla canzone del Pellegrino scritta intorno al trecento al contemporaneo della Ferri dei Vianella e di Califano, passando per La cena della sposa del cinquecento, la canzone romana ha subito levoluzione sociale della città, divenuta crocevia di diverse forme di comunicazione artistica.
Dallottava allo stornello, la comunicazione sonora di varie audizioni e Sagre (da S. Giovanni alla Festa de Noantri) ha, a sua volta, letteralmente stravolto la storica tradizione sconfinando nel caratteristico gorgheggio. Un formidabile strumento di coesione sociale. E nemmeno le sensibili arguzie del poeta Trilussa riuscirono a dare alla città di Roma la giusta dimensione musicale sulla scena nazionale. Saranno Romolo Balzani prima; vincitore di una audizione che si svolgeva nellambito della Festa di San Giovanni Sagra delle lumache, ed Ettore Petrolini dopo, a regalare la giusta ribalta alla canzone romana.
Saranno proprio i cantautori, in un periodo storicamente di rottura, a ridare lossigeno a una città storicamente ignorata, dopo avere vissuto prima il paradiso (Rossellini) e poi linferno (da Tomas Milian alla Saga dei Pierino con il cinema). Da Roma capoccia di Antonello Venditti e della Schola Chantorum a Ninna nanna nanna ninna di Claudio Baglioni, Roma torna ad imporsi grazie al fascino esercitato nei confronti di artisti come Lucio Dalla, Matia Bazar, Renato Zero a molti altri. Ecco perché pensare al Festival della Canzone Romana come a qualcosa di decodificabile anche oltre ai confini laziali significa attingere alla scena nazionale.
Carrozzelle, fontane, tramonti e storie damore. La romanità è quella di un tempo. Intramontabile ed eterna, cristallizzata da melodie indimenticabili.
Da Fregoli a Petrolini, da Rascel a Garinei e Giovannini da Claudio Villa a Franco Califano.
Lino Fabrizi, ideatore e organizzatore del festival dal 1991, anche questanno vuole premiare la tradizione invitando un nutrito parterre di artisti che hanno lasciato nelle proprie canzoni indimenticabili ed inequivocabili segni del loro talento ed orgoglio romano. Come è ormai noto, la manifestazione propone un concorso aperto a compositori, autori ed interpreti.
Ogni anno un appuntamento fisso rende omaggio a tutto questo.
La continuità di questa manifestazione, portata avanti con dedizione e passione dallAssociazione Culturale Roman Millenium, è un significativo esempio di come sia necessario diffondere e proseguire un percorso storico attraverso unantologia di brani, dedicati o ambientati a Roma, che spazia dal 1800 ai giorni nostri.
La manifestazione giunta alla sua 22a edizione, si presenta questanno ancora più ricca di eventi e ospiti. Oltre alla partecipazione di giovani cantautori saranno presenti alcuni Big che hanno fatto la storia della canzone romana e nazionale.