CASTELLAMMARE –
La doccia fredda arriva da Roma. Dopo polemiche, contestazioni e divisioni i privati potrebbero entrare in Fincantieri dalla porta secondaria. Ormai il processo è cominciato con una catena di cessioni per cui il governo ha deciso di liberarsi di una serie di aziende pubbliche. E così entra in campo la Cassa depositi e prestiti, il cui presidente Franco Bassanini ha subito dichiarato: Il nostro obiettivo è quello di trovare dei partner, dei co-investitori in modo di arrivare ad avere in Fincantieri soltanto una partecipazione di minoranza che probabilmente conferiremo al Fondo strategico italiano.Lex ministro, padre della riforma nella pubblica amministrazione, così spiega loperazione: E fondamentale sostenere le imprese che esportano, come Fincantieri, in un momento in cui il sistema creditizio riesce a fare poco per loro. Certamente, visti gli spread, non siamo finanziariamente competitivi come i cugini tedeschi. Come non siamo in grado di investire a fondo perduto come fanno in Corea del Sud. Però siamo in grado di diminuire la distanza che cè tra lazienda italiana e i competitor esteri sul terreno delle financial facilities. Un modo per dire che oggi si dà una mano allazienda da cui dipende il destino dello stabilimento di Castellammare, ma solo per una fase di passaggio.