A Ischia le pinete pubbliche che  dovrebbero rappresentare il salotto sempreverde del centro cittadino, da decenni versano in un pietoso stato di degrado. E a dimostrarlo ci sono i nostri servizi giornalistici con cui negli anni abbiamo denunciato la presenza di un abbandono sociale indescrivibile essendo state letteralmente ignorate dalle amministrazioni comunali di centro, centrodestra e centrosinistra che si sono succedute alla guida del paese. A parte i pini presenti al loro interno e che attualmente risultano completamente secchi o moribondi in quanto nonostante le nostre proteste, le istituzioni preposte alla tutela del verde pubblico gli hanno da sempre negato le necessarie cure, i parchi pubblici ischitani risultano essere sporchi e a tratti persino pericolosi da frequentare soprattutto per i bambini. Infatti oltre alle erbacce, agli escrementi anche umani, alla sporcizia e a rifiuti vari, ci sono panchine spaccate o deteriorare dal tempo, colonnine della pubblica illuminazione divelte e giostrine pericolosamente rotte come la “ruota” installata nella pineta Mirtina che nei giorni scorsi per l’ennesima volta abbiamo mostrato in un nostro video. E che dire dei profilattici e delle siringhe utilizzate dai tossicodipendenti che nel tempo abbiamo rinvenuto proprio nella pineta Mirtina e nelle pinete che costeggiano via Edgardo Cortese? Le nostre pinete, come l’intero territorio comunale, sono state letteralmente umiliate dal menefreghismo amministrativo.

In un contesto sociale che aspira a potersi definire civile, le pinete dovrebbero rappresentare il fiore all’occhiello del paese all’interno delle quali offrire ospitalità e servizi e non degrado e pericoli. Nella pineta degli atleti, ad esempio, un’amministrazione attenta e coscienziosa da anni avrebbe provveduto a realizzare docce e spogliatoi per tutti coloro che praticano footing così come in tutti i parchi pubblici avrebbero dovuto essere realizzate zone attrezzate con barbecue per la brace, tavoli e sedie dove tutti gratuitamente possano organizzare pic-nic e feste per i propri bambini, angoli bar e zone da dedicare alla lettura oltre che a ripristinare le  fontanine in disuso da anni. Pinete che soprattutto d’estate andrebbero tenute aperte anche di sera sino a mezzanotte con un’adeguata illuminazione e dove organizzare quotidianamente eventi per adulti e bambini. Parchi pubblici che, naturalmente, dovranno essere sorvegliati da custodi da assumere direttamente dal comune così come avveniva già nei decenni addietro. E’ questa l’idea di paese che da candidato sindaco ho per Ischia, idea che hanno dimostrato di non avere ne Enzo Ferrandino, uno dei massimi responsabili amministrativi del loro vergognoso degrado, ne tantomeno Gianluca Trani il quale oltre ad essere stato uno dei maggiori sostenitori dell’amministrazione uscente, in questi anni non si è mai battuto per la loro rinascita. Cari cittadini ischitani, l’11 giugno possiamo far rinascere la nostra straordinaria cittadina non votando piu’ chi si è reso responsabile della morte sociale del nostro comune m dando il consenso elettorale alla lista del PCIM-L di cui mi onoro di essere il candidato a sindaco. La svolta è possibile, basta volerlo nel segreto dell’urna.

*Candidato alla carica di sindaco di Ischia

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