Il termine tanto usato in questi giorni è ‘dietrofront’, ciò che si dice oggi alcuni ministri, come SALVINI e Di MAIO sono pronti a correggerlo il giorno dopo o quello che si è detto in campagna elettorale non viene confermato oggi. È il caso dell’ILVA di Taranto che i CINQUESTELLE volevano chiudere mentre Di Maio de ministro ha confermato il piano del precedente governo con la sola differenza che non ci sarà alcun esubero e per tutti varrà la clausula dell’Articolo 18 (reintegro per causa licenziamento ingiusto). Anche l’ex ministro Luigi Calende si è complimentato con DI Maio che ha detto ironicamente “Per fortuna ci ha ripensato”. Infatti Di Maio con questa mossa ha smentito Grillo ma anche i DI Battista e quell’ala grillina che aveva paventato la chiusura dell’ILVA con il risultato che tra dipendenti e indotto si mandavano a casa circa 15.000 operai. L’altro personaggio, che senza dubbio, sta facendo molto discutere è Matteo SALVINI che per via Facebook ha lanciato strali contro i magistrati di Palermo che lo hanno inquisito per sequestro di persona sulla vicenda della nave ‘Diciotti’ rimasta bloccata al porto di Pozzallo alcuni giorni con oltre 150 IMMIGRATI a bordo di cui minori e donne incinte. Poi la Chiesa attraverso la CEL e la Caritas ha sbloccato la situazione accogliendo in oltre 20 diocesi i migranti con spese attraverso l’8 per mille. Ma SALVINI nella diretta, una delle tante, Facebook parlava di complotto collegando anche la vicenda dei magistrati del Riesame di Genova che hanno sequestrato 49 milioni di euro che la Lega, secondo i giudici, avrebbe sottratto allo Stato nel capitolo rimborsi elettorali tra il 2008 e 2010 con la vicenda che ha visto la condanna in primo grado l’allora segretario, oggi senatore Umberto Bossi e l’allora tesoriere Francesco BELSITO. Ma a 24 ore di distanza SALVINI va a Cernobbio, al meeting Ambrosetti e si rimangia ciò che ha detto il giorno prima. SALVINI sembra un uomo pacato e smentisce qualsiesi complotto o golpe da parte dei magistrati. Atteggiamento che il giorno prima aveva fatto arrabbiare i ministri GRILLINI come il Guardasigilli Alfonso Buonafede che invitava SALVINI a non tornare alla prima Repubblica e lo stesso Di Maio ammoniva SALVINI a non mettersi contro i magistrati. Poi ce la questione vaccini di cui non si capisce il governo, o meglio i GRILLINI da che parte stanno mentre a pochi giorni dall’apertura dell’anno scolastico i presidi continuano a dire NO all’autocertificazione che sarebbe oggetto di un emendamento al provvedimento Milleproroghe al momento approvato dalla Camera ma fermo al Senato. I GRILLINI avevano annunciato emendamenti che confermavano la legge Lorenzin, cioè l’obbligo dei vaccini. Ma il giorno il dietrofront con un altro emendamento che prevedeva l’autocertificazione. Insomma, qualcuno direbbe ‘un vero manicomio’ ma noi ci limitiamo a dire che questi HAIMÈ hanno le idee confuse con l’auspicio che qualche buon saggio gli schiarisca le idee. .
Nicola Valeri