Si tratta della messa in scena  di un melodramma sacro scritto dal compositore redentorista padre Alfonso Vitale nel 2007 e mai eseguito finora. Quindi un vero e proprio debutto quello di domani sabato 23 giugno  presso il teatro delle suore di via Cesarano n. 73 a Pagani.

Il pretesto per l\’esecuzione è la celebrazione del 250° anniversario della consacrazione episcopale di Sant\’Alfonso de\’ Liguori. Infatti, Il 20 giugno 1762 Alfonso fu ordinato vescovo nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva a Roma e l11 luglio entrò nella sua diocesi di S. Agata dei Goti (BN).
Nellopera vengono narrati alcuni episodi della vita di Alfonso Vescovo, scanditi dalle ore canoniche, introdotte dalla preghiera del coro dei fedeli.
 
Il primo episodio narra della carità nei confronti dei bambini poveri ai quali, il poi Santo,  dava ospitalità ogni mattina, offrendo loro da mangiare e occasioni di gioco.

A seguire è messa in scena l\’azione di Alfonso contro i fattucchieri che ingannavano la gente per far soldi con le loro menzogne. In questo caso, in  nostro pastore,  non trovando sostegno da parte del governatore per contrastare l\’azione dei fattucchieri, li scaccia da Sant\’Agata dei Goti offrendo loro dei soldi purché non ingannino e disperdano le anime da lui curate in qualità di Vescovo.  Il capo dei fattucchieri ne prende atto affermando: \”Eccellenza, di questo dono vi siamo noi grati. Con questi soldi compreremo degli abiti nuovi da pagliaccio, rider faremo i bimbi e i vecchi di ogni città\”.  Si tratta, quindi, di una miracolosa Conversione al Bene!

Nel successivo episodio Alfonso converte e assolve delle prostitute, che chiedono perdono a Dio
e che vengono aiutate da lui. Come la pentita Caterina, che essendo molto povera, verrà da Alfonso dotata di tutto il necessario per vestirsi all\’uscita dall\’ospizio.

Il melodramma sacro chiude con l\\\’intervento santo di Alfonso durante una grave carestia: egli convince la gente che la colpa della miseria non è del sindaco Corvo e aiuta il popolo vendendo tutto per poter comprare del pane alla povera gente. Il servitore di nome Alessio – interpretato da Raffaele Sepe,  la canta così: \”Monsignore per voi ha venduto carrozza e cavalli, l\\\’anello, la croce, gli argenti più antichi; a noi suoi servi ha imposto il digiuno a pane e acqua, ma per sé si è serbato solo l\’acqua.

Un bellesempio che non sarebbe male seguire anche oggi, coi tempi che corrono, ci riferisce con un velo di tristezza Raffaele Sepe.   Magari non nel senso letterale del termine, ma un briciolo di carità non farebbe certo male a nessuno. Eppure guardandoci intorno assistiamo più a tentativi anche illeciti di arricchimento, che non di Carità Cristiana. Ed è questa una delle cause che sta mandando il mondo a scatafascio. In ogni caso, mai perdere la fiducia. E lottare sempre per la verità, per la giustizia e per lamore. Amore Divino e Amore per il nostro prossimo!.

PERSONAGGI ed INTERPRETI:

Alfonso Maria de\’ Liguori: Tommaso castello

Alessio, suo servitore: Raffaele Sepe
Capo dei fattucchieri: Marcello Ferrara
Moglie del capo dei fattucchieri: Adele Stanzione

Caterina (la pentita): Melania Piccolo
Genitori di Caterina: Caterina Langella, Luigi Bordo
Popolana: Giusy Luana Lombardi

coro a tre voci (soprani, contralti e bassi): Coro Polifonico Alfonsiano
orchestra: Orchestra Alfaterna
direttore: maestro p. Paolo Saturno C.SS.R.
regia: Giusy Crescenzo

 

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