Nola – L’Avv. Geremia Biancardi, sindaco della Città Bruniana si difende dall’accusa, che definisce faziosa, di “aver provocato un dissesto per le casse comunali”. Stampa e opposizione, finiscono nel mirino del primo cittadino nolano: “Si fa disinformazione e senza alcun riscontro”, accusa Biancardi. All’opposizione l’accusa “di cavalcare e strumentalizzare i fatti”. In una conferenza stampa, alla presenza dell’assessore al Bilancio, Antonio Russo e del Responsabile del Settore Finanziario, Daniele Cutolo, il sindaco rimarca la situazione economica di numerosi comuni italiani. “È Nola é tra questi comuni i cui tagli del governo sono significativi”. C’é un trasferimento statale di 3.500.000 a fronte di 7.500.000 di qualche anno addietro. Dati confermati da Daniele Cutolo, che dirige L’Ufficio Finanziario dell’Ente.
Altro capitolo, i pignoramenti di cassa (del comune): Il sindaco addossa le responsabità di questi debiti ai suoi predecessori e relative consiliature. Nel mirino il periodo 2006-2009, triennio della giunta Napolitano. Nell’arco di questi anni “si sarebbero verificate negligenze e oneri non riscossi dal comune”. Il sindaco dichiara, “di aver scoperto” che il comune “non ha pagato gli oneri per l’esproprio (a suo tempo) a favore dei proprietari del terreno sul cui suolo é stato realizzato il liceo ‘Albertini” di via Feudo”.
Altro capitolo, la manutenzione strutturale del Tribunale. Manutenzione prevista per legge per i comuni sul cui territorio ricadano il Palazzo di Giustizia. “Al comune spetterebbe 80% come rimborso dei costi, ma da alcuni anni questi rimborsi sono stati severamente tagliati”.
Ma il sindaco, ha parlato anche di altre vertenze con Provincia, Regione e governo per ridare ossigeno alle casse comunali.
Sul ritardo del pagamento della stipendio di ottobre ai comunali, chiarisce “che c’e’ stato un errore di compilazione di un modulo inviato al ministero dell’Iinterno che ha ritardato il pagamento”.
Sulla Gori: “Era una firma dovuta è strategica per chiudere la vicenda morosità in cui numerose famiglie nolane si erano cacciate. Non firmando ci sarebbero state ulteriori danni economici che i comuni avrebbero dovuto saldare”
Agenzia di Sviluppo: il sindaco Biancardi é contrario all’uscita del comune dell’ente che ha sede a Camposano. Ma sulla questione dell’uscita o meno, si rimette a ciò che decide la maggioranza. L’opposizione é per l’abbandono del comune da un agenzia “che é uno dei tanti carrozzoni che non produce ed é sperpero di denaro pubblico”.
Quindi, é solo un momento nebuloso per le casse del comune. Le colpe sono “di chi nel passato ha commesso il cosiddetto peccato veniale di non controllare. Anche, e soprattutto qualche dirigente finisce sul banco degli accusati. Il sindaco dichiara che “chi ha commesso eventuali errori sarà sottoposto al ferreo giudizio della Corte dei Conti”.