Ambulanza lasciata a terra perché sul traghetto non c’era posto. La vicenda ha sottoposto a un forte stress il paziente giunto poi in ritardo al Policlinico per sottoporsi al ciclo di chemioterapia.Un’ambulanza con un ammalato a bordo lasciata a terra perché sul traghetto non c’era posto. È accaduto ieri al porto di Capri alla partenza del primo traghetto Caremar. Una vicenda che ha provocato proteste sull’isola.All’ambulanza dei volontari dell’associazione Croce Azzurra di Padre Pio è stato negato l’imbarco sul traghetto in partenza per Napoli. A bordo del mezzo che attendeva sulla banchina del porto di Capri con il lampeggiante acceso si trovava un ammalato oncologico, che doveva recarsi a Napoli presso il Policlinico per sottoporsi al ciclo di chemioterapia. Nell’hangar erano già imbarcati diversi mezzi e tra questi i compattatori della spazzatura e l’autoveicolo per lo spurgo delle fogne per cui secondo l’equipaggio di bordo non vi era posto per l’autoambulanza che è stata lasciata a terra.Il mezzo della Croce Azzurra, che effettua trasporto ed assistenza gratuita ai malati oncologici, ha dovuto attendere la partenze delle ore 7 per Sorrento ed arrivare al Policlinico di Napoli in notevole ritardo. Una vicenda che ha sottoposto il paziente a un forte stress. Domani i volontari dell’associazione presieduta dal parroco di Capri Don Carmine Del Gaudio hanno deciso di presentare un esposto in Capitaneria e far luce sull’episodio che, secondo quanto denunciato, denota insensibilità verso una persona ammalata e bisognosa di cure che sull’isola è impossibile ricevere.