Di mio figlio Antonio Ferrara, coniugato con tre bambini piccoli, si sono perse le tracce la sera del 9 dicembre 2012, a distanza di pochi mesi dalla morte del padre, mio marito Enzo. La disperazione della famiglia, non è solo levento in sé, ma il silenzio che lo circonda, un silenzio che amplifica il dolore, mortifica il cuore. Ho la netta sensazione che gli inquirenti non stiano facendo tutto il possibile in questo caso, ci dicono poco o nulla, non ci contattano e non ci informano mai di nulla, eppure è passato un mese».
La mamma dellimprenditore, della cui scomparsa si stanno occupando i carabinieri della Compagnia di Nola, ripercorre gli unici dati certi che si conoscono finora. Pare che l´uomo si sia allontanato a San Gennaro Vesuviano con due persone sconosciute in un auto scura, così avrebbe riferito un testimone che però sembra abbia effettuato dichiarazioni contraddittorie. In quel paese aveva un appuntamento di lavoro ed ha lasciato nell´auto, ritrovata regolarmente parcheggiata, anche il telefonino.
«Non ho spiagge su cui riversare il mare di lacrime che verso ogni giorno – aggiunge la mamma rivolta ancora al conduttore di Servizio Pubblico – non ho Santi a cui dedicare la mia insonnia, la notte mi è calata prepotentemente nellanima, affievolendo la speranza. Scrivo a te, perché la mia maestra d´infanzia a Palma Campania, che ricordo sempre con grande rispetto, la Maestra Santoro, forse tua zia, soleva insegnarci spesso che nella vita va osato, va tentata sempre ogni strada prima di abbandonare la speranza quando è in gioco qualcosa di importante, ed è con quell´insegnamento e con quella speranza, che ti chiedo umilmente a capo chino di attivarti a che un tuo appello si unisca alla nostra disperazione a che una Mamma, tre bambini ed una moglie, possano riabbracciare il loro congiunto o poterlo comunque onorare nella dignità che spetta ad ogni essere vivente».