Prima gli incendia il garage di casa mettendo in pericolo anche le abitazioni dei vicini, poi gli spara un colpo di pistola ma non lo colpisce ed infine lo ferisce alla testa con una spranga di ferro. Una storia di violenza che ha come protagonisti un padre ed un figlio, aggressore il primo , vittima il secondo.
La ragione di tanta furia? La causa che ha scatenato la brutale reazione di un uomo di 72 anni verso il sangue del suo sangue? È ancora avvolta nel mistero. Non la conoscono gli investigatori e dicono di non saperla gli abitanti di Carbonara di Nola, un paesino di poco più di 2000 abitanti dove tutti conoscono tutti, compresi vizi e virtù. È giallo, insomma, anche se le indagini proseguono con lascolto dei possibili testimoni oltre che degli altri familiari. Le uniche certezze riguardano la sequenza che ha portato al fermo di Michelino Sepe, accusato di incendio e lesioni personali ai danni del figlio di 38 anni.
Quel che appare altrettanto chiaro è che a rischiare di trasformare un tranquillo pomeriggio in una vera e propria tragedia sia stato un litigio tra padre e figlio i cui motivi sono dunque ancora in corso di accertamento. La scena del crimine si è svolta nel cortile del fabbricato, composto da più appartamenti, dove vive la famiglia Sepe. Michelino, in preda alla rabbia, non solo ha appiccato il fuoco al garage ma si è scagliato contro il proprio figlio di 38 anni sparandogli un colpo di una pistola calibro 6,35 legalmente detenuta.
Fortunatamente il proiettile non ha raggiunto luomo, che però è rimasto ferito alla testa dopo che suo padre gli si è avventato contro con una spranga. La vittima è riuscita a scappare ed a dare lallarme. In fuga anche il papà che dopo essersi liberato dellarma si è nascosto nelle campagne circostanti. Sul posto sono giunti i carabinieri della compagnia di Nola, diretti dal maggiore Andrea Massari e quelli della stazione di Carbonara.
A casa Sepe anche i vigili del fuoco, che per domare lincendio hanno impiegato più di unora evitando comunque che il rogo si propagasse anche alle abitazioni vicine, dove risiedono 2 famiglie. Immediate sono state anche le ricerche da parte dei militari dellArma che prima hanno recuperato la pistola, nascosta nellabitazione del pensionato e poi hanno rintracciato laggressore. Entrambi feriti, padre e figlio sono stati accompagnati al pronto soccorso dellospedale Santa Maria della Pietà di Nola.
Alla vittima i medici hanno diagnosticato «un trauma con ferita lacero contusa alla regione parietale destra» giudicata guaribile in 20 giorni. Stessa prognosi per il 72enne che ha riportato contusioni e ferite al volto.
Per Michelino Sepe sono scattati gli arresti domiciliari che dovrà scontare a casa del fratello. Nel corso delle perquisizioni oltre alla pistola che ha sparato sono stati sequestrati anche due fucili. Assicurato luomo alla giustizia resta adesso da scoprire il movente che ha scatenato linferno. Michelino non parla mentre suo figlio continua a ripetere soltanto che il padre è impazzito. In paese, dove nessuno nega di essere a conoscenza dellaccaduto, si parla dei Sepe come di una famiglia tranquilla, di brava gente che mai e poi mai avrebbe fatto pensare ad un episodio del genere. Né si racconta di piccole avvisaglie o di motivi di ostilità tra padre e figlio.
Nemmeno i piccoli precedenti penali delluomo sottoposto ai domiciliari, risalenti tra laltro a molti anni fa, avrebbero mai lasciato supporre una violenza simile.