di Gennaro Savio

Pubblico delle grandi occasioni nella Sala Teatro del Centro Polifunzionale del Comune di Ischia per la presentazione del libro scritto da Ciro Cenatiempo, storico e apprezzato giornalista dell’isola Verde, uomo di grande cultura e dalle elevate doti umane. Il libro interamente dedicato alla moglie Valsamini Geladas, stimata insegnante prematuramente scomparsa lo scorso anno, è andato a ruba nel giorno della presentazione ed è stato acquistato da decine e decine di persone. “Esercizi di scomposizione della risacca e altre marine”, è questo il titolo scelto dall’autore e in cui Cenatiempo racconta, rigorosamente in versi, storie legate al mare e alle Terre che quest’ultimo bagna e circonda. Si tratta di un vero e proprio inno al mare, un gesto d’amore verso il mondo marino che poteva essere generato solo da un isolano nelle cui vene scorrono sangue e ”acqua salata”. E a dimostrazione che il mare unisce qualsiasi territorio di cui ne bagna le coste, il racconto di Ciro Cenatiempo non si limita solo ad Ischia, l’Isola che gli ha dato i natali, ma raggiunge i litorali della Sardegna, della Sicilia, della Calabria e persino quelli greci. Si tratta di un viaggio lungo ben trentacinque anni e in cui, incredibile a dirsi, lo scrittore sembra dare al lettore l’impressione di percepire gli inconfondibili profumi del mediterraneo  e di vivere in prima persona le esperienze narrate con sapiente realismo. Originale è stata anche l’organizzazione della presentazione. Infatti sotto la direzione del regista teatrale Salvatore Ronga, Milena Cassano, Marina Ascione, Leonardo Bilardi e lo stesso Ronga, hanno letto i versi più significativi del libro. E portano indietro nel tempo  gli aneddoti che raccontano le gesta di storici pescatori isolani e la loro vita di durissimi sacrifici trascorsa sull’acqua salata. E’ stata una vera e propria rappresentazione teatrale, magistralmente interpretata dai protagonisti e particolarmente apprezzata dal pubblico presente il quale, con applausi  scroscianti, ha dimostrato di gradirla particolarmente. E davanti alle nostre telecamere Ciro Cenatiempo ci ha spiegato l’originalità della sua opera.

 

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