Il tema della povertà e limpegno dei giovani nel volontariato hanno caratterizzato, l’annuale Happy hour realizzato, lo scorso 29 settembre, dalla Caritas della Diocesi di Nola. Il direttore, don Arcangelo Iovino, ha così presentato levento: «Povertà è soprattutto vivere senza speranza. E la speranza non la si costruisce da soli, la speranza non può fare a meno di un altro che ti tende la mano e ti ricorda che, pur povero, pur in difficoltà, sei sempre un uomo e hai il diritto di camminare a testa alta. Abbiamo organizzato questo momento di festa puntando sulla riflessione, creando momenti e ambienti in cui il cuore di ognuno possa fare silenzio e comprendere il dolore che un altro può provare».
Con la Caritas di Nola hanno contribuito per la riuscita delliniziativa il Corpo di Polizia Penitenziaria del Reparto di Lauro, il Forum della Gioventù Regione Campania, il Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta, le associazioni “Nuvla”, “Napoli Cultural Classic” e “Reset”. Erano presenti anche le Mamme vulcaniche guidate da Luisa Lettieri ed amministratori degli Enti locali del territorio. Dal mondo dello spettacolo sono intervenuti Gigio Rosa con Radio Marte e Sal Da Vinci.
Sono stati espressi i cinque “NO”: alla camorra e alla cultura camorristica; all’inquinamento e allo sfruttamento del nostro territorio; alla strumentalizzazione delle giovani generazioni; allo sfruttamento degli immigrati; alle politiche non rispettose dell’uomo.
Per S. E. Mons. Beniamino Depalma la Chiesa non ha lesclusiva del no verso queste forme disumane di povertà. La Chiesa mette insieme tutte le risorse positive, tutti gli uomini di buona volontà perché insieme si può costruire un mondo più giusto più umano. Gridiamo insieme ai giovani in nostro no, in vista di un grande sì. Il sì alla vita, sì alla dignità, sì alluomo!
La chiamata generale per limpegno a dire no alle povertà è stata fatta attraverso le testimonianze di queste figure altamente rappresentative: dott. Carmine Antonio Esposito, Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Napoli; dott. Dario Vassallo fratello di Angelo, il Sindaco di Pollica ucciso per il suo impegno anticamorra; dott. Antonio Marfella, oncologo delIstituto Pascale di Napoli; Giovanni Grillo, Presidente del Forum Regionale della Gioventù; Khaled Al Zeer, portavoce della Comunità Palestinese in Campania. A seguire il flash mob.
Sul palco si sono avvicendati nelle introduzioni e nelle presentazioni dei contributi il direttore della Caritas diocesana, don Arcangelo Iovino ed il vice direttore, Raffaele Cerciello. Poi lo spazio è stato lasciato alla creatività di Gigio Rosa che ha calamitato la platea dei giovani e dei volontari della Caritas che questa estate hanno operato in Agosto col grembiule.
Presso il Palazzo Vescovile di Nola dove in vari distinti spazi erano allestiti il palco cerimoniale; un Ufficio matricola dove si simulavano, con veri agenti penitenziari e reale attrezzatura le operazioni di ingresso per ogni nuovo detenuto in carcere; Una casa-automobile di un divorziato; una cella con un giovane detenuto, con 10 anni da scontare, sogni infranti e nuove speranze; una serie di pannelli e didascalie giganti ad accompagnare limpegnativo percorso conoscitivo.
Fra i tanti visitatori, il sociologo e giornalista Antonio Castaldo e la giornalista Autilia Napolitano che insieme hanno partecipato ai vari momenti proposti sottolineando lintensa reviviscente esperienza dellascolto accesa dalla efficace azione attoriale dei giovani e bravi Marco Ciotti, nel ruolo del divorziato domiciliato per necessità in macchina, e Luca Riemma, rinchiuso per forza di legge in carcere ma in cerca di riscatto sociale. Mentre la presenza della polizia penitenziaria, quella vera, dava la possibilità a chi lo volesse, di sottoporsi al rito di ingresso in carcere passando da condannato per lUfficio matricola.
Per laccoglienza e la guida sono state impegnate le professionalità dellUfficio Stampa, coordinate da Maria Rosaria Guastaferro. Il servizio di accompagnamento e controllo è stato fatto da gentili ma rigorosi operatori volontari Caritas.