Negli ultimi post si è sviluppato un vivace dibattito attorno alla scientificità della “medicina naturale” e sostanze naturali.Questa riflessione è un po’ lunga, ma se avrete la pazienza di arrivare fino alla fine scoprirete come grazie alle sostanze naturali e alla scienza una signora con una formazione nella medicina tradizionale cinese ha potuto salvare milioni di vite umane ericevere qualche settimana fa il premio Nobel a Stoccolma. Tutto questo svolgendo tutte le sue ricerche solo nella Cina degli anni 70.
Come chimico organico, spesso sento persone che si curano solo con “prodotti naturali” e aberrano i “farmaci di sintesi”. L’aspetto ironico della disciplina che studio è che si chiama “chimica organica” a causa di una credenza errata: cioè che le sostanze “organiche”potessero derivare solo dagli esseri viventi (teoria del vitalismo). Nel 1828 Friedrich Wöhler dimostrò che l’urea poteva essere preparata anche dal cianato di argento e cloruro di ammonio (sostanze inorganiche) e che l’urea sintetica era indistinguibile da quella di origine naturale. Per fortuna, la scienza sa riconoscere i propri errori ed evolversi, a differenza della pseudoscienza che è invece sempre uguale a sé stessa.MARCO DI BELLA PER RADIO PIAZZA SALUTE