A Rozzano, dopo la morte di una bambina di 6 anni per meningite, sono partite le vaccinazioni gratuite. L’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, ha annunciato che da ieri pomeriggio è partito il programma di offerta del vaccino anti meningococco C agli alunni non vaccinati, 160 su 325, della scuola primaria Garofani di Rozzano, dove si è verificato il caso di sepsi meningococcica.

«Gli ambulatori dedicati saranno attivi nel centro vaccinale dell’ Asst Melegnano-Martesana di via Magnolie, a Rozzano, mercoledì pomeriggio dalle 14 alle 16; giovedì, venerdì 10 novembre, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16 e lunedì, 13 novembre, dalle 9 alle 12 e dalle ore 14 alle 16»

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Colpito bambino di 6 anni di Città di Castello

9 novembre 2017

Ricoverato all’ospedale di Città di Castello con diagnosi di meningite un bambino di 6 anni, residente nel comune altotiberino di Citerna. Per precauzione, i familiari e gli operatori sanitari sono già stati sottoposti a profilassi, e in accordo con la direzione della scuola frequentata dal bambino, tutti i compagni di classe e anche tutti gli altri alunni della scuola verranno sottoposti oggi a profilassi.

La Usl 1 sottolinea che il bambino era stato regolarmente vaccinato contro il meningococco C: non è stato ancora tipizzato il sierogruppo di meningococco responsabile del caso in questione. La stessa Usl tiene a ribadire che la situazione è del tutto tranquillizzante e non ci sono rischi per la popolazione.

Intanto anche a Cuneo un uomo di 55 anni è stato ricoverato per un’infezione da meningococco all’ospedale “Carle”. Attualmente non ci sarebbero situazioni di allarme rispetto a un possibile contagio, mentre le condizioni dell’uomo sono gravi.

Muore bimba di 6 anni di Rozzano, la Regione offre il vaccino a tutta la scuola

6 novembre 2017

È stata una meningite del ceppo C ad uccidere una bambina i 6 anni di Rozzano. Si tratta di un batterio contro il quale purtroppo non era stata vaccinata. Dopo le raccomandazione a vaccinare del ministro Lorenzin e questo terribile episodio, l’assessore regionale della Lombardia Giulio Gallera ha quindi dichiarato:

“Oltre ad aver sottoposto a profilassi antibiotica i compagni di classe della bambina e il personale, docente e non, entrato in contatto con lei offriremo una vaccinazione a tappeto, con corsia preferenziale, a tutti gli alunni che frequentano la scuola elementare di via Garofani di Rozzano, che non siano stati già vaccinati contro il meningococco di tipo C, e con la formula del co-pagamento anche a insegnanti e personale”.

Ha poi aggiunto:

“Vogliamo ribadire l’importanza delle vaccinazioni per tutelare i bambini e la collettività. In Lombardia l’antimeningococco di tipo C dal 2005 è offerto gratis dalla nascita, anche ora nonostante la legge sull’obbligatorietà voluta dal ministro Lorenzin lo abbia inserito tra quelli raccomandati e non obbligatori”.

Muore bimba di 6 anni di Rozzano per una forma fulminante

3 novembre 2017

A soli 6 anni è morta una bambina che frequentava la prima nella scuola primaria di via Garofani, a Rozzano, per una meningite fulminante. È deceduta all’ospedale di Bergamo dove si trovava in vacanza per il ponte con i nonni. Nella scuola, questa mattina, si è diffuso il panico: i genitori hanno scoperto la notizia tramite passaparola su WhattsApp e alcuni hanno trascinato via i figli dalla struttura.

A scuola è arrivato anche il sindaco Barbara Agogliati che ha riportato quanto comunicato da Ats. Per ora, le notizie che arrivano da Bergamo sono frammentarie. È stata disposta l’autopsia per la piccola e solo dopo si potrà capire il ceppo di meningite e il tipo di profilassi. Forse la bambina si è ammalata a Bergamo, durante una festa. Si attendono ora aggiornamenti, mentre il sindaco ha consigliato:

«Invito i genitori a portare i figli in classe perché la profilassi sarà somministrata a scuola. Stiamo solo aspettando di conoscere i tempi e i modi».

Morto ragazzo di 14 anni ad Asti

3 novembre 2017

Non è sopravvissuto il ragazzo di 14 anni che nello scorso fine settimana era stato portato al pronto soccorso di Asti e successivamente ricoverato all’ospedale di Alessandria per una forma di meningite. Le sue condizioni sono apparse subito gravi. Il giovane frequentava l’Istituto tecnico Andriano di Castelnuovo Don Bosco.

È già scattata la profilassi, offerta ai compagni di classe, agli insegnati e coloro che sono stati in contatto con il ragazzo. Le prime analisi di laboratorio hanno però accertato che si tratta di una meningite non contagiosa. Sia L’Asl AT sia quella della TO5 si sono comunque allertate a titolo preventivo.

Migrante ricoverato in ospedale a Eboli

26 ottobre 2016

Un uomo di 30 anni nigeriano ospite nel centro di accoglienza è stato ricoverato per meningite a Eboli. Il migrante si trova in uno stato grave, come hanno potuto appurare i medici del pronto soccorso dell’ospedale di Eboli quando, allertati dal centro accoglienza, hanno ricoverato il malato che presentava già la nuca rigida e un forte mal di testa. Gli sono stati somministrati farmaci anti-meningite a cui avrebbe reagito bene ma, al momento, non ci sono segni di miglioramento.

Mentre si attende che venga identificato il ceppo di meningite o non si tratti di un’altra malattia, è scatta la profilassi, somministrata ai 100 ospiti del centro d’accoglienza e a tutti coloro che sono entrati in contatto con il malato.

In rianimazione bambina di 5 anni per infezione da meningococco di tipo B

10 ottobre 2017

Una bambina di 5 anni di Conegliano è stata ricoverata in gravi condizioni per meningite da meningococco di tipo B all’Ospedale di Vicenza in Terapia Intensiva. I sintomi si sono manifestati la notte tra sabato e domenica: febbre alta, cefalea e vomito. Immediata la diagnosi di sospetta meningite, con avvio della terapia antibiotica e ricovero presso l’Unità Operativa di Pediatria.

La domenica è stata poi trasferita a Vicenza. A essere attualmente in profilassi sono circa 100 persone, perché dopo i familiari, sono stati sottoposti a terapia antibiotica anche i compagni di classe e altri bambini e adulti che hanno avuto con la bambina contatti significativi.

Via | Corriere del Veneto

Colpito ragazzo di 14 anni di Levate

9 ottobre 2017

È stato ricoverato uno studente, tra venerdì e sabato all’ospedale Papa Giovanni XXIII, per meningite batterica. Inizialmente i dottori hanno creduto fosse una patologia del sistema nervoso ma una serie di esami eseguiti domenica hanno confermato la diagnosi.

Oggi dovrebbe essere noto il ceppo della meningite. Ovviamente, l’episodio ha dato immediatamente il via alle procedure di profilassi ed è stato contattato l’Istituto tecnico commerciale «Belotti», dove studia il giovane, affinché sia organizzato un incontrato con i compagni di classe e i genitori per tranquillizzare le famiglie.

La profilassi è stata somministrata intanto a circa 90 persone che sono state vicine al ragazzo nell’ultima settimana: trenta compagni di scuola, trenta compagni di calcio e trenta tra genitori del ragazzo, insegnanti e allenatori. Come assicurato da Ats, con la profilassi è possibile svolgere tranquillamente le attività di tutti i giorni. Inoltre oggi la scuola sarà aperta e le lezioni si svolgeranno regolarmente.

Due nuovi casi a Napoli e Ravenna

9 ottobre 2017

Un altro caso di meningite. Stavolta la vittima è un piccolo paziente, ricoverato all’ospedale Cotugno di Napoli. Il ragazzo frequenta la “Matilde Serao”. Meningite, nuovo caso in una scuola nel napoletano. Secondo quanto riporta Il Mattino non si tratterebbe di un caso virale e dunque le lezioni proseguono, non c’è stato bisogno di chiudere l’istituto o di applicare la profilassi antibiotica. Dalla dirigenza scolastica, l’appello a restare calmi e soprattutto a non andare nel panico:

«Abbiamo avuto rassicurazioni dagli organi sanitari preposti sul caso di sospetta meningite verificato ieri, non si tratta di una infezione virale. La nostra scuola è aperta e le lezioni proseguono».

Le classi, intanto, sono semideserte e i genitori molto preoccupati. Un nuovo caso è stato diagnosticato anche a Ravenna. Il Servizio Igiene Pubblica di Forlì è stato attivato venerdì 29 settembre a seguito di segnalazione di un caso di meningite e sepsi da meningococco in un uomo di 59 anni di Modigliana ricoverato all’ospedale di Ravenna, in rianimazione. Attualmente le sue condizioni sono stazionarie.

Nuovo caso a Cascina

2 ottobre 2017

Sembrava essere meningite di Tipo B, quella contratta da un uomo di 84anni di Cascina (Pisa), attualmente ricoverato in rianimazione a Cisanello in gravi condizioni. L’igiene e sanità pubblica della ASL Toscana nord ovest ha già effettuato la profilassi ai familiari e ai contatti più stretti.

La stessa Asl ha però dichiaro, che dopo aver avuto i risultati sul liquor del paziente, la diagnosi è cambiata: il paziente è stato infettato da pneumococco e non meningococco.

I casi di malattia si verificano soprattutto nel periodo invernale, quando sono frequenti le sindromi da raffreddamento e l’influenza, che ne predispongono l’insorgenza. Le infezioni hanno carattere sporadico; le epidemie sono poco comuni ma si possono verificare in ambiti di comunità ristrette come gli asili, le scuole e altre istituzioni.

Via | La Nazione

Morto ragazzo di 13 anni di Robecco sul Naviglio

29 settembre 2017

Un giovane ragazzo di soli 13 anni, originario di Robecco sul Naviglio, è stato colpito da una setticemia da meningococco C, ed è morto questo pomeriggio all’ospedale San Gerardo di Monza. A renderlo noto è stato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, che esprime la sua vicinanza alla famiglia del giovane ragazzo. Il tredicenne era stato portato in ospedale in condizioni già critiche, e presto i medici hanno confermato la diagnosi di sepsi da meningococco di tipo C, che ha poi portato a mettere in atto la profilassi per amici e familiari che sono entrati in contatto con il paziente, oltre che per i 23 compagni di classe e 12 insegnanti dell’Istituto tecnico industriale Alessandrini di Abbiategrasso.

Ribadisco che come abbiamo fatto negli altri casi che si sono verificati all’interno di istituti scolastici

spiega Gallera

offriremo la vaccinazione a tappeto per tutti gli studenti dell’istituto coinvolto.

Nei giorni scorsi anche un’anziana donna di 79 anni è deceduta a causa di un’infezione da meningite meningococcica. La donna è morta nel reparto di Rianimazione dell’ospedale San Martino di Genova, ed anche lei era arrivata in ospedale già in condizioni molto critiche.

(v.m.)

via | AdnKronos

Si ammala per la seconda volta in cinque anni

4 Settembre 2017

Per la seconda volta in cinque anni si è ammalato di meningite. È successo a un uomo di 33 anni di Monticello Brianza, ora ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Lecco. Chi è stato a contatto con lui, in attesa della definizione del tipo di virus, è stato sottoposto a profilassi a titolo precauzionale. Il paziente si è recato al pronto soccorso venerdì sera per febbre alta, dolore all’orecchio e alla testa e rigidità alla nuca.

I sanitari hanno intuito subito che potesse trattarsi di meningite e, da Merate, è stato trasferito in isolamento al Manzoni. Gli ultimi accertamenti hanno dimostrato che si tratta di una meningite batterica, meno aggressiva di quella da meningococco e non infettiva. Il giovane è stato colpito da questa malattia anche nel 2012.

Colpita animatrice del Grest di Montegrotto

1 settembre 2017

Situazione critica per una ragazza di 19 anni di Montegrotto Terme colpita da meningite e attualmente in rianimazione. Martedì sera la giovane ha cominciato a sentirsi male, così è stata accompagnata in Azienda ospedaliera, visitata al Centro Infettivi.

La ragazza in questo periodo era impegnata come animatrice in un Grest (che ospita bambini dai 6 agli 11 anni), perciò mercoledì mattina il Servizio d’Igiene dell’Usl ha rintracciato tutti i soggetti che abbiano avuto a che fare con l’ammalata, i genitori dei bambini iscritti alla comunità infantile e gli operatori della stessa, per informarli dell’accaduto e proporre loro la terapia profilattica.

La giovane, inoltre, gioca a pallavolo: l’Usl ha dovuto telefonare anche alle sue compagne di squadra, per organizzarne l’opportuna profilassi, conclusa mercoledì, in giornata. Non è ancora stato individuato il ceppo di meningococco che ha provocato la malattia, definita dai medici molto aggressiva.

Nuovo caso a Genova

25 agosto 2017

Un nuovo caso di meningite a Genova. Un ragazzo di 20 anni è stato ricoverato per un’infezione da meningococco all’Ospedale Policlinico San Martino di Genova. Il paziente è stato sottoposto alle specifiche terapie. Le sue condizioni sono giudicate stabili. La Asl3 Genovese ha già attivato tutte le misure di profilassi presso i familiari e i contatti stretti del giovane.

Il giovane era arrivato martedì al scorso in Pronto Soccorso con una sintomatologia febbrileriferendo di essere stato punto da un insetto. È stato trasferito nel reparto di Malattie infettive. Il quadro clinico è poi cambiato facendo sospettare agli infettivologi una sepsi meningococcica, diagnosi poi confermata dagli esami specifici.

Ricoverata a Perugia bambina di 8 anni

01 agosto 2017

È stata ricoverata domenica nella struttura complessa di Pediatria del Santa Maria della Misericordia di Perugia una bambina di 8 anni per una forma severa di meningite. A darne notizie è la Asl Umbria 1, spiegando che era stata accompagnata in ospedale dai genitori per un violento mal di testa, al rientro da un periodo di vacanza trascorso in una località di mare in provincia di Livorno.

Le condizione della bambina sono stazionarie, ma sarà necessario un monitoraggio delle prossime 48 ore per verificare l’efficacia della terapia“,

Fa sapere Susanna Esposito, responsabile della struttura di Pediatria, che specifica come sia stata prontamente disposta la profilassi di quanti hanno avuto contatti con la piccola. La bambina era stata sottoposta alle vaccinazioni obbligatorie ma non a quelle pure raccomandate dal piano del ministero della Salute e tra queste l’anti-meningococco.

Grave ragazza di 24 anni ricoverata a Savona per una forma batterica

27 luglio 2017

Si trova in gravi condizioni una ragazza di 24 anni ricoverata all’ospedale San Paolo di Savona per caso di meningite batterica da meningococco. A darne notizia è stata l’Asl, che ha diffuso la seguente comunicazione:

«Si tratta di un caso di una giovane donna di 24 anni non residente in Liguria e arrivata da poco più di un giorno nella nostra regione attualmente in isolamento come da protocolli ed in corso di tipizzazione per diagnosi specifica. E’ già stato attivato il protocollo di profilassi sui contatti recenti con specifica terapia antibiotica. […] Dal punto di vista anamnestico risulta che la donna abbia contratto la malattia (contagio ed incubazione) fuori dal territorio regionale»

Si trova in fin di vita anche un’altra donna di 49 anni, residente a Bellizzi, ma originaria di Acerno, che martedì sera è stata ricoverata d’urgenza all’ospedale “Cotugno” di Napolisempre a causa della meningite. È in rianimazione e ancora in pericolo di vita.

Colpito bimbo di Bologna mentre frequentava campo estivo

11 luglio 2017

La meningite ha colpito un bambino di 8 anni di Bologna, che stava frequentando un campus estivo a Castel del Rio. Il piccolo è stato ricoverato all’ospedale Sant’Orsola nella serata di venerdì, dopo che erano stati evidenziati sintomi riconducibili alla meningite. Per fortuna non è in pericolo di vita e le sue condizioni sono in ripresa.

Sono state ovviamente già prese le misure di profilassi. Gli operatori del dipartimento di Sanità pubblica, sia di Bologna sia di Imola, già nella prima mattina di sabato hanno somministrato la profilassi antibiotica ai familiari, ai contatti stretti, 6 persone, e a tutti i compagni del campus estivo che il bambino frequentava a Castel del Rio, complessivamente 42 minori ed 8 educatori. In una nota dell’Ausl si legge

«La situazione è sotto controllo e costantemente monitorata dagli operatori dei dipartimenti- Una volta individuato il ceppo del meningococco che ha causato la meningite sarà proposta la vaccinazione a tutti i bambini che non siano già vaccinati».

Due nuovi casi in Toscana e in Lombardia

3 luglio 2017

La meningite torna in Toscana, che ormai da un paio d’anni detiene il primato di regione più colpita. Una ragazza di 18 anni residente a Prato è stata ricoverata nella tarda serata di giovedì in terapia intensiva all’ospedale Santo Stefano di Prato. Arrivata al pronto soccorso, i sintomi hanno subito destato nei sanitari il sospetto di una meningite, che poi si è scoperto di essere di tipo B. A stabilirlo gli esami effettuati dal laboratorio accreditato dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, come rende noto la Asl.

Da quanto spiegato non era vaccinata per la meningite B. L’unità funzionale igiene pubblica e della nutrizione di Prato, prosegue la Asl, ha già attivato le procedure di profilassi per i familiari e per le persone che negli ultimi 7 giorni precedenti all’esordio dei sintomi della paziente hanno avuto contatti stretti e ravvicinati.

Un altro caso anche in Lombardia. È stato ricoverato venerdì per una sospetta meningite un ragazzo di 17 anni di Calcinate, in provincia di Bergamo. La famiglia fa sapere che il ragazzo non è mai stato in pericolo di vita. Probabilmente si tratta di meningite batterica e per questo motivo è partita la profilassi per i familiari e coloro che hanno avuto contatti con il ragazzo.

Ricoverato poliziotto a Roma

26 giugno 2017

È stato ricoverato all’ospedale Spallanzani un poliziotto di 26 anni con la diagnosi di meningite a liquor limpido, categoria in cui rientrano anche le meningiti di tipo batterico. È in coma e in prognosi riservata e attualmente non si sa ancora quale sia il ceppo che ha contagiato l’agente. Ovviamente, la profilassi è prevista solo in caso di conferma della diagnosi, per la quale si sta ancora attendendo gli esiti degli esami fatti.

Non essendo ancora possibile escludere che si tratti di meningococco tutte le persone che hanno condiviso bagno, alloggio e mezzi di sevizio dell’agente devono andare da un medico per una valutazione clinica e una eventuale profilassi. È previsto un periodo di sorveglianza sanitaria di dieci giorni dall’ultimo contatto con inizio immediato di appropriata terapia al primo segno sospetto di malattia, in particolar modo in caso di febbre alta”

Fa sapere la Questura di Roma.

Grave donna di 36 anni a Bologna

22 giugno 2016

Un altro caso di meningite a Bologna. La vittima è una donna di 36 anni di Casalecchio di Reno, ricoverata attualmente in Rianimazione all’ospedale Maggiore in prognosi riservata. Si è recata al pronto soccorso lunedì sera con dolore alla gola, febbre, giramenti di testa. È stata trattata inizialmente come un codice verde e poi dimessa.

Il giorno seguente è tornata al pronto soccorso a bordo di un’ambulanza del 118. Stavolta manifestava i sintomi di una grave infezione sistemica, con deboli segni di meningite. È stata immediatamente sottoposta a trattamento antibiotico. Sulla base degli accertamenti di laboratorio, microbiologici, strumentali e radiologici, e a seguito di consulenza infettivologica, è stata quindi ricoverata in rianimazione, dove già nel pomeriggio sono iniziati i trattamenti intensivi di supporto delle funzioni vitali compromesse, che proseguono tuttora. Attualmente sono in corso gli accertamenti di laboratorio per la tipizzazione del batterio.

Buone notizie, invece, per il neonato di 3 mesi ricoverato nella struttura complessa di Pediatria dell’ospedale di Perugia per meningite da meningococco. È guarito ed è stato dimesso.

Due nuovi casi a Bologna e Firenze

19 giugno 2016

Continuano i casi di meningite in Italia. Una donna di 71 anni è ricoverata all’Ospedale Maggiore di Bologna, in prognosi riservata, perché colpita da meningite C.

Sono scattate subito le misure di prevenzione: tutti i contatti stretti della signora sono stati rintracciati dagli operatori dell’Ausl di Bologna che hanno già provveduto a somministrare la terapia antibiotica prevista in questi casi.

Un’altra infezione invece è stata diagnosticata nella zona di Firenze. A essere colpita da meningite di tipo C è una26enne, colpito da meningite di tipo C, è stato ricoverato all’ospedale di Ponte a Niccheri, a Firenze. Ha fatto sapere l’Asl, che lo studente non era vaccinato per il meningococco C ed è attualmente ricoverato all’ospedale in condizioni pressoché stabili, in lieve miglioramento rispetto a ieri. Anche in questo caso è scattata la profilassi.

Napoli, grave un ragazzo del Liceo Mercalli. Chiusa la scuola

È stato ricoverato uno studente di 16 anni (vaccinato per il ceppo C) del Liceo Mercalli all’ospedale di Napoli per un caso di meningite. La struttura scolastica è stata intanto chiusa, avvisando con una mail docenti e genitori:

“Vi informiamo che per un presunto caso di rilevanza epidemiologica, lunedì 12 l’istituto resterà chiuso per la messa in atto delle profilassi sanitarie previste”.

Il ragazzo era assente da scuola dal 7 giugno. Sabato mattina, il 10 giugno, era a Vallo della Lucania con la famiglia e si è sentito male. Aveva febbre alta e petecchie sul corpo. I medici fatti gli esami hanno subito capito che si trattava di una meningite di tipo batterico e hanno trasferito il ragazzo al Cotugno di Napoli. Qui la Asl ha avviato la profilassi, per la scuola, per Vallo della Lucania e per Pesaro, dove il ragazzino era stato recentemente per una festa con a famiglia.

Attualmente il giovane è in prognosi riservata, ma sembra reagire abbastanza bene alla cura e non ha complicanze polmonari.

Nuovo caso a Genova, colpita ragazza di 15 anni

5 giugno 2017

Si torna a parlare di meningite a Genova. Una ragazza di 15 anni di Ovada è stata ricoverata all’ospedale San Martino per una meningite di forma virale. La paziente è arrivata dal Gaslini dove già era stata ricoverata per la febbre molto alta e il mal di testa.

Dopo la diagnosi è stata trasferita al reparto di malattie infettive del San Martino, come prevede il protocollo. La giovane non è in gravi condizioni ed è stata subito sottoposta alla terapia dedicata. Nelle prossime ore il quadro clinico dovrebbe migliorare ulteriormente. Trattandosi di forma virale e non batterica, non è stata necessaria la profilassi.

«In questi casi – spiega una qualificata fonte ospedaliera – non scatta neppure la segnalazione alla Regione Liguria, che monitora i casi».

Grave neonato di 3 mesi contagiato da una tartaruga d’acqua


1 giugno 2017

È ricoverato in ospedale da 3 settimane e per fortuna sembra essere fuori pericolo un bambino di 3 mesi contagiato da meningite, derivante da salmonellosi. È entrato in contatto con le feci infette delle tartarughine di casa. Il primario di Pediatria dell’ ospedale San Bortolo di Vicenza, Massimo Bellettato, ha così commentato:

«E’ ancora in terapia intensiva ma sta reagendo bene alle cure; E’ sottoposto a una terapia a base di antibiotici».

Era stato portato d’urgenza al San Bortolo, ormai più di 3 settimane fa. A contagiare il piccolo con i batteri della salmonella è stato probabilmente qualcuno dei parenti, inavvertitamente: è stata trasmessa dalle feci di una minuscola tartaruga d’acqua presente in casa, forse toccate per sbaglio dai famigliari, che non si sono poi lavati bene le mani. Secondo i medici si tratta di un episodio più unico che raro.

Grave uomo di 45 anni di Talamona

22 maggio 2017

Un altro caso di meningite. Un uomo di 45 anni di Talamona è stato ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Neurorianimazione dell’ospedale Manzoni di Lecco. Il paziente si è sentito male mentre era alla guida. Per fortuna è stato in grado di accostare ed è stato raggiunto da una pattuglia della Polizia, che ha contattato il 118 immediatamente.

Si tratta di un’infezione da pneumococco, meno contagiosa di quella da meningococco. Il direttore sanitario dell’Ats della Montagna ha così commentato:

«Non c’è alcun rischio per i contatti in questo caso. Certo, i primi passi della profilassi con antibiotici sono stati comunque messi in atto, perché inizialmente non si conosceva il ceppo della malattia che aveva colpito il valtellinese. Mercoledì però è arrivata la conferma che si trattava di pneumococco, malattia per la quale non è previsto alcun coinvolgimento della collettività, a cominciare dalle persone che sono venute a contatto con il paziente. Non è infatti ipotizzabile, lo ribadisco, alcun rischio di contagio».

Secondo caso in pochi giorni a Genova

15 maggio 2017

Un nuovo caso di meningite a Genova dopo pochi giorni. Un uomo di 67 anni è stato ricoverato in rianimazione nella tarda serata di sabato all’ospedale Galliera a causa di una meningite batterica ed è stato sottoposto al trattamento con antibiotici.

Lo rende noto un comunicato dell’ospedale nel quale si spiega che è ancora in corso la tipizzazione batteriologica, ma con ogni probabilità si tratta di pneumococco.

La profilassi è attualmente stata somministrata alla moglie e al personale sanitario. L’altro paziente, un tassista ricoverato nei giorni scorsi, è ancora intubato e sedato, ma le sue condizioni migliorano. Per il momento, entrambi i pazienti rimangono in prognosi riservata.

In coma tassista di 54 anni di Genova

12 maggio 2017

Si trova in stato di coma farmacologico un tassista di Genova di 54 anni, ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Galliera. Le condizioni sono stabili ma gravi. L’uomo è stato portata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale San Martino ed è stato trasferito quando i sintomi della meningite sono diventati più evidenti.

«L’uomo è giunto in pronto soccorso alle tre di notte. Le sue condizioni erano critiche ed è stato stabilizzato. Il trasferimento all’ospedale Galliera è stato deciso d’intesa con l’ospedale e i vertici Asl 3 informati dell’emergenza, perché il reparto al San Martino era quasi al completo, si è cercato un posto con maggior disponibilità».

La Asl 3 ha provveduto alla profilassi per le persone che vivono vicino al tassista: la moglie e i due figli, mentre non ci sono pericoli di contagio per i clienti che hanno viaggiato sul suo taxi e per i colleghi.

Un altro caso di Meningite è stato diagnosticato a Castallemare. Una donna di 65 anni è arrivata al Pronto Soccorso dell’ ospedale San Leonardo con febbre molto alta, i primi accertamenti hanno subito fatto pensare a un caso di meningite e difatti dopo poco è stato predisposto il trasferimento in ambulanza presso l’ospedale Cotugno di Napoli. In questo caso si tratta di infezione batterica pneumococcica. La prognosi è riservata, le condizioni della donna sono molto gravi.

Muore a Imola uomo di 66 anni

9 maggio 2017

Un altro caso di meningite batterica da meningococco. Un uomo di 66 anni di Imola è morto sabato sera. Da venerdì era ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Santa Maria della Scaletta a causa di una febbre molto alta. A confermare la malattia è stato il Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Imola che ha subito attivato l’indagine epidemiologica per individuare le persone che negli ultimi giorni erano state a contatto con la vittima.

Sono state tutte invitate a recarsi a effettuare la profilassi antibiotica necessaria. La profilassi è già stata effettuata agli operatori sanitari che si erano presi cura del paziente. Non è ancora chiaro il sierogruppo di meningococco (A,B,C,W135 o Y) che ha causato la meningite fulminante che ha colpito il sessantaseienne.

Intanto è ricoverato a Parma anche un uomo di 34 anni ricoverato nell’Unità operativa di malattie infettive a causa di una meningite meningococcica. Probabilmente ha contratto l’infezione durante una vacanza: è stato a Marina di Pietrasanta in occasione del Ponte del Primo maggio.

Giovane mamma un’infezione batterica da pneumococco a Bologna

2 maggio 2017

Una giovane donne di 26 anni è stata ricoverata all’ospedale Sant’Orsola di Bologna per una forma di meningite batterica da pneumococco. La situazione è estremamente grave. Per fortuna non si tratta di una forma contagiosa e quindi non ha reso necessaria la profilassi.

La ragazza è una mamma di due bimbe piccole. I sanitari le hanno indotto il coma farmacologico, mentre la stanno sottoponendo a tutte le cure antibiotiche necessarie. La paziente è stata trasportata al policlinico sabato con un’ambulanza del 118 e chi l’ha visitata nelle ultime ore conferma che le sue condizioni sono molto critiche. La mamma della donna ha scritto sulla sua pagina social le seguente parole

«Purtroppo la mia bambina ha la meningite, grave ma non del tipo che si trasmette. Ora è in terapia intensiva, in coma farmacologico. Sono qui in attesa, sto impazzendo di dolore, vi ho informati perché lo vorrebbe, dato che è sempre in contatto con voi e qui ha tante amicizie… Vedere mia figlia così, incosciente, immobile, che non mi riconosce… Credetemi sono disperata, non mi sembra vero… Ora attendo notizie col cuore a pezzi».

Due bambini ricoverati a Padova

26 aprile 2017

Due bambini colpiti da meningite sono stati ricoverati in Clinica pediatrica a Padova a distanza di 48 ore. Due età diverse: il primo ha 11 anni ed è nel reparto di pediatria d’urgenza (le condizioni sono buone ed è in ripresa), il secondo di un anno è stato trasferito in terapia intensiva. Le sue condizioni sono gravi. La professoressa Liviana Da D’Alt, primario del Pronto soccorso pediatrico, ha così riportato al Corriere della Sera:

“A preoccuparci è anche il fatto di aver ricevuto due casi di meningite nel giro di poche ore”

Anche in Lombardia nelle ultime settimane ci sono state delle nuove infezioni. Si tratta di uno studente del liceo scientifico Leonardo da Vinci di via Respighi, ricoverato in rianimazione all’ospedale Niguarda. I contagi dall’inizio dell’anno sono stati diciotto (8 di tipo C, 6 B, 1 W e tre di cui non è stato possibile identificare il ceppo). I numeri non sono allarmanti, anche se sono in aumento rispetto agli anni precedenti.

Via | Corriere

Nuovo caso in Toscana, grave un uomo di 56 anni

(aggiornamento 20 aprile 2017)

La meningite di tipo C ha colpito un uomo di 56 anni, non vaccinato, residente a Capannoli (Pisa), ora ricoverato in terapia intensiva a Livorno, in prognosi riservata. Lo ha reso noto la Asl Toscana nord ovest.

“Il paziente ha manifestato i primi sintomi della malattia ieri sera. L’igiene e sanità pubblica della Valdera ha individuato le persone che sono entrate in stretto contatto con il paziente alle quali è stata somministrata la profilassi e offerta la vaccinazione”.

Migliorano intanto, le condizioni di salute della livornese di 34 anni colpita da meningite nei giorni scorsi. In Veneto, invece, sono stati ricoverati per meningite batterica uno e virale l’altro due bambini. Entrambi i piccoli hanno pochi mesi di vita e l’infezione è davvero molto grave. Per questo i medici non si sbilanciano sulla prognosi.

Ricoverata insegnante di scuola materna

19 aprile 2017

Nuovo caso di meningite in Toscana. A essere stata colpita è n’insegnante della scuola materna ‘La Maddalena’ di Calambrone (Pisa), 34 anni, residente a Livorno, non vaccinata. È stata ricoverata nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Livorno.

Lo rende noto la Asl Toscana nord ovest spiegando che le sue condizioni sono stabili. Le analisi hanno confermato che si tratta di meningite ed tipo C. La stessa Asl ha avvisato il direttore del circolo didattico e, per precauzione, ha ritenuto opportuno avviare la profilassi ai bambini ed alle insegnanti e ai contatti più stretti.

Inoltre, si avvisa che la donna ha frequentato il locale Le Scimmie di Tirrenia la sera tra il 15 e il 15 aprile, mentre la sera tra l’8 e il 9 aprile era al Pub Johnny fox’s di viale Colombo a Marina di Carrara e poi all’ostello Apuano di via delle Pinete a Marina di Massa. Chiunque avesse frequentato gli stessi posti nel medesimo momento dovrebbe recarsi dal proprio medico curante o al servizio di guardia medica o al servizio di igiene e sanità pubblica della Asl di residenza, per effettuare la profilassi antibiotica specifica. Anche coloro che sono vaccinati devo sottoporsi alla profilassi.

Ricoverata a Perugia in gravi condizioni studentessa belga in gita in Italia

6 aprile 2017

Una ragazza belga di 18 anni in gita in Italia con la scuola è stata ricoverata al policlinico Santa Maria della Misericordia di Perugia per un’infezione da meningite. Le condizioni sono grave, si trova attualmente è in coma ma i medici sono speranzosi che la malattia abbia un decorso positivo. Detto ciò tutte le persone in contatto con lei, dagli studenti ai professori, agli autisti del pullman (totale 80 persone) sono state sottoposte a profilassi e fatte ripartire per il Belgio.

Non si conosce ancora il ceppo di appartenenza della meningite. Da quanto appreso, dopo alcune ore dal ricovero, i parametri vitali della giovane erano in miglioramento, ma si è reso necessario il trasferimento in Rianimazione dopo aver accertato le difficoltà di sedazione. Sono state avvertite le autorità sanitarie.

La scolaresca è arrivata in Umbria, dove non ha avuto contatti con cittadini locali, dalla Campania. Avrebbe dovuto visitare la Toscana ma ovviamente è rientrata nel proprio Paese d’origine senza finire il tour. Franco Baldelli, direttore della struttura complessa di Malattie Infettive, ha commentato:

“Si tratta di una forma di infezione grave una meningite che si manifesta all’improvviso e che può condurre alla morte nel giro di poche ore. È per questo che i medici insistono sempre sulla necessità di intervenire prima possibile con i soccorsi”.

Nuovo caso a Segrate, grave ragazzo di 14 anni

21/02/2017

Meningite in Italia – Un altro caso di meningite è stato registrato a Milano, al San Raffaele, dove lo scorso Sabato è stato ricoverato un ragazzo di 14 anni, che vive a Segrate ma frequenta una scuola di Milano. Sono già stati sottoposti alla somministrazione di antibiotici i 25 compagni del giovane studente dell’Istituto Pavoniano Artigianelli di via Crespi, e lo stesso vale per i 14 insegnanti entrati in contatto con lui, e per i suoi famigliari.

Alla luce di questo nuovo caso, è stato reso noto che alcuni dei massimi esperti di Igiene pubblica e Infettivologia si riuniranno per analizzare la situazione in maniera ancor più approfondita. Nel frattempo, le autorità sanitarie continuano a sostenere che non vi è nessun allarme per il momento.

Dall’inizio dell’anno però, sono 11 le persone che si sono ammalate (e ciò si traduce in un’infezione ogni 4,5 giorni), mentre lo scorso anno la media era di un contagio ogni 9 giorni e mezzo, e l’anno precedente di uno ogni 12 giorni.

Il tasso di incidenza della meningite è ancora coerente con quello degli scorsi anni.

fa sapere l’assessore alla Sanità, Giulio Gallera

Ma alla luce del nuovo caso ho deciso di avviare un approfondimento sul quadro epidemiologico e sulle eventuali azioni da adottare.

(m.v.)

via | Corriere

Studente di 15 anni in condizioni critiche a Rimini

17/02/2017

Ancora un altro caso di meningite in Italia. Un ragazzo di 15 anni è ricoverato da ieri nel reparto di malattie infettive dell’Ospedale Infermi di Rimini. Le condizioni del ragazzo dell’Itc “Molari” di Santarcangelo, purtroppo sono gravi, ed è già stato attivato il dipartimento della Sanità Pubblica che ha disposto la profilassi su coloro che sono entrati in contatto con il giovane paziente. Oltre ai membri della famiglia del ragazzo, sono stati dunque sottoposti alla profilassi anche i compagni e gli insegnanti della classe da lui frequentata, e coloro che fanno sport e altre attività insieme al giovane. In totale ad essere sottoposti a profilassi sono 160 persone.

Secondo quanto riportato, fino a mercoledì le condizioni del ragazzo erano normali. Il giorno successivo però, il paziente ha iniziato ad avvertire i primi sintomi, ed è stato poi ricoverato d’urgenza. Le condizioni cliniche sono molto critiche e stazionarie.

Intanto, al Molari le lezioni sarebbero regolari, anche se diversi studenti sono rimasti a casa, e alcuni lamentano la mancanza di sufficienti informazioni da parte delle Istituzioni scolastiche e politiche.

Come da protocollo

ha fatto sapere la preside dell’Itc ‘Molari’

ho avvisato i genitori, gli alunni e i professori della classe del 15enne e si sono sottoposti alla profilassi. Attorno a questo caso di sospetta meningite si è creata una vera e propria psicosi tanto che, venerdì mattina, l’istituto è mezzo vuoto ma, al momento, la situazione è sotto controllo. La cosa più importante è che l’alunno malato si riprenda.

via | NewsRimini
(m.v.)

A Milano muore una donna di 49 anni, grave una bambina di 7 mesi al Buzzi

17/02/2017

La notte scorsa è morta una donna di 49 anni a Milano, presso l’ospedale San Raffaele. A rivelarlo sarebbe stato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, che spiega che sono già iniziati gli interventi di profilassi nel luogo in cui lavorava la donna, un’azienda della provincia di Monza e Brianza, e per coloro che hanno avuto contatto con lei. Per il momento non è ancora noto quale sia il ceppo di meningococco che ha colpito la donna, ma sono in corso gli esami per gli accertamenti.

Nelle scorse ore, anche una bambina di soli 7 mesi è stata ricoverata per un caso di meningite. I due casi non sono correlati fra loro, e la piccola si trova ricoverata al pediatrico Buzzi; per lei è stata confermata un’infezione meningococcica, e le sue condizioni sarebbero ancora molto gravi.

Anche i questo caso, l’Ats Milano sta già eseguendo la profilassi dei familiari e di coloro che sono entrati in contatto con la piccola paziente.

(m.v.)

via | Ansa

Morta l’insegnante ricoverata a Milano

9 Febbraio 2017

E’ deceduta l’insegnante ricoverata a Milano per meningite. La donna sarebbe morta a distanza di circa 24 ore dal suo ricovero. Sin da subito, le condizioni della paziente erano apparse molto gravi, e gli organi vitali erano purtroppo compromessi. La donna è deceduta alle 12.50, ed intorno a lei vi erano il marito ed i figli. Dal momento che la professoressa insegnava in nove classi dell’istituto tecnico “Curie Sraffa”, l’Ats di Milano ha deciso di sottoporre i ragazzi di queste classi alla profilassi antibiotica. Dalle 11 di questa mattina non è dunque possibile accedere alla scuola, a causa delle procedure in corso.

Assicuro alle famiglie degli studenti che metteremo in campo tutte le azioni necessarie per garantire l’incolumità dei ragazzi

ha fatto sapere l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera.

Per loro sarà necessaria la profilassi antibiotica;

spiega il responsabile del servizio di Prevenzione dell’Ats milanese Giorgio Ciconali

le procedure e le precauzioni sono le stesse che adoperiamo ogni volta per un caso di questo tipo. Già nella serata di ieri sono stati raggiunti i contatti extra scolastici (4 familiari e 7 amici) della paziente, che sono già stati sottoposti a profilassi antibiotica. Nel rispetto dei protocolli internazionali di intervento avvieremo quindi la profilassi innanzitutto ai contatti più stretti della paziente, cioè i ragazzi delle nove classi in cui insegnava e i colleghi docenti. Successivamente, sulla base delle indicazioni degli esperti, estenderemo la profilassi qualora necessario ad altri contatti all’interno della scuola.

Intanto, Gallera ribadisce che, sebbene sia necessario mantenere alta l’attenzione nei confronti di questa malattia, non si può parlare di emergenza.

Manteniamo alta l’attenzione nei confronti delle infezioni da meningococco, e confermiamo le strategie di prevenzione e controllo già in atto. Non c’è, però, alcuna emergenza.

(m.v.)

via | Repubblica

A Milano ricoverata un’insegnante in gravi condizioni

9 Febbraio 2017

Milano un’insegnante è stata ricoverata per meningite. La donna cinquantacinquenne è stata trasportata all’ospedale San Paolo alle 12.45 di ieri, ed al momento si trova ricoverata nel reparto di Rianimazione in condizioni molto gravi, con uno “shock settico in sepsi meningococcica“, un’infezione da meningococco che ha attaccato gli organi vitali. La prognosi rimane riservata, ma secondo i medici la paziente, che attualmente è intubata e con insufficienza multi organo, sarebbe in pericolo di vita.

Gli insegnanti e il personale dell’istituto superiore “Curie Sraffa”, in cui lavora la docente, sono stati già allertati per effettuare la profilassi antibiotica. A quanto sembra non vi sarebbe alcun rischio sanitario per gli studenti, e le lezioni continueranno regolarmente.

Anche allo Spallanzani di Roma tona l’allarme meningite. Nelle ultime 48 ore quattro persone (due maschi e due femmine) sono stati interessati da uno stesso batterio, lo Streptococcus pneumoniae (pneumococco). I due casi più gravi sono arrivati all’ospedale della Capitale da Anzio (una giovane di 21 anni) e da Albano (un uomo di 51 anni), e si trovano nel reparto di rianimazione con prognosi riservata. Le condizioni dei pazienti sono in generale molto gravi, ma l’ospedale romano sottolinea che

la meningite pneumococcica è una malattia infettiva non contagiosa, per cui non sono necessarie profilassi per impedire la trasmissione dell’infezione a eventuali contatti. I principali fattori di rischio sono da riconoscere nelle infezioni batteriche del tratto respiratorio superiore come otiti e sinusiti.

(m.v.)

via | RepubblicaCorriere,

Muore 36enne a Napoli

18 Gennaio 2017

Un giovane uomo di trentasei anni è deceduto a Napoli a causa della meningite. Il decesso del giovane sarebbe avvenuto presso il Pronto Soccorso dell’ospedale Cardarelli, e a renderlo noto è stato il direttore generale Ciro Verdoliva, il quale ha fatto sapere che l’uomo è giunto al pronto soccorso già in stato di coma, e in imminente pericolo di vita.

L’esperto ha inoltre voluto sottolineare che sono state già prontamente attivate tutte le profilassi necessarie, come da protocollo, e che non è dunque necessario lanciare alcun allarme.

Non esiste nel Cardarelli alcuna emergenza a seguito di questo caso

ha ribadito l’esperto, che non vuole alimentare il rischio di una “psicosi ingiustificata” dopo questo decesso.

(m.v.)

via | Ansa

Vaccini in aumento del +77% nel 2016

13 Gennaio 2017

In Italia, le vaccinazioni contro la meningite hanno registrato un incremento del +77% durante lo scorso anno (da gennaio a ottobre rispetto allo stesso periodo del 2015). A rivelarlo è QuintilesIMS Italia, società che si occupa dell’offerta integrata di informazioni e tecnologia per il mondo della salute, e che rivela che, a livello nazionale, sarebbero state vendute in farmacia oltre 41.000 dosi di vaccini nel periodo che va da Gennaio a Ottobre 2016, ovvero 27.000 in più rispetto allo stesso periodo del 2015. Il picco di vendite si sarebbe registrato tra febbraio e marzo 2016, ovvero durante la prima ondata di casi di meningite in Centro Italia. E a novembre si sarebbe registrato un ulteriore incremento (+172%) di richieste di vaccino in farmacia (con 4.000 confezioni vendute).

Fra le regioni che hanno registrato maggiori aumenti di richieste ai farmacisti, la Lombardia ha avuto quello più significativo (+ 300% di dosi acquistate), seguita dal Lazio dove le richieste in farmacia sono cresciute del 108%.

Tra le regioni che hanno registrato un aumento più significativo dei consumi totali di vaccini (sia in farmacia che per via ospedaliera), dopo la Toscana troviamo Umbria (+110%), Lazio (+82%), Veneto e Friuli Venezia Giulia, con + 97% e + 123%. Per quanto riguarda la Sicilia, sono state raddoppiate le dosi erogate, arrivando a superare le 147.000 utilizzate (+128%); a seguire la Calabria con quasi 20.000 vaccini (+70%) e la Campania dove si registra un +68%.

Infine, in Emilia Romagna si è registrato un aumento di quattro volte della componente di acquisto in farmacia, ma gran parte della distribuzione avviene comunque attraverso la diretta ospedaliera/ASL, dove si registrano crescite più contenute.

(m.v.)

via | Comunicato Stampa

Niente allarmismi, l’incremento è lieve

4 Gennaio 2017

In Italia non è il momento degli allarmismi per quanto riguarda i casi di meningite. A spiegarlo sarebbe stato il Prof. Massimo Andreoni, primario malattie infettive al Policlinico Tor Vergata di Roma e Past President SIMIT, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, che attraverso un comunicato spiega che, a conti fatti, statisticamente in un anno vi sarebbe la segnalazione di due nuovi casi ogni circa tre giorni. Fra il 2012 e il 2015 si sarebbe registrato infatti solo un lieve incremento dei casi di malattia sistemica da Meningococco in Italia , arrivando a un’incidenza nel 2015 dello 0,32 casi per 100.000 abitanti (un caso per circa 300.000 abitanti).

Per il 2016 (fino al 16 novembre) sono stati invece segnalati 178 casi di malattia sistemica da Meningococco, e ciò farebbe supporre che la quantità di casi non dovrebbe essere molto diversa rispetto a quella registrata negli ultimi anni.

Detto ciò, è importante ricordare che l’incidenza della malattia è maggiore nella fascia di età che va dagli o ai 4 anni, in particolar modo nel primo anno di vita.

Tutto ciò non deve far abbassare l’attenzione nei confronti di questa malattia ma non deve creare allarmismo, e non deve far dimenticare la validità della vaccinazione efficace nel prevenire o comunque ridurre le manifestazioni della malattia. Per coloro che si vogliono proteggere è importante però che la vaccinazione sia rivolta nei confronti del meningocco C e di quello B visto che entrambi questi batteri circolano in modo endemico nel nostro paese.

(m.v.)

Contagiato a Brescia un ragazzo di 20 anni

3 Gennaio 2017

E’ di poche ore fa la notizia del ragazzo di 20 anni di Manerbio, il quale è stato ricoverato al Civile di Brescia nel reparto malattie infettive. Secondo i primi accertamenti, nel sangue del ragazzo sarebbe stata infatti rilevata la presenza di meningococco di tipo C, dopo che il giovane era stato ricoverato in ospedale perché accusava malessere febbre alta, sintomi che si erano manifestati a cavallo tra il 31 Dicembre e l’1 Gennaio. Il giovane non sarebbe in pericolo di vita, ma è ancora presto perchè possa essere dichiarato fuori pericolo. Intanto, sono circa una trentina le persone sottoposte a profilassi antibiotica, mentre l’Atsconferma che non c’è alcun rischio di epidemia.

In questi giorni anche a Prato, in Toscana, una ragazza di 20 anni, ricoverata nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale Santo Stefano, avrebbe mostrato dei miglioramenti nell’arco di 36 ore, e dopo essersi svegliata, ha rivisto i suoi familiari. La ragazza era stata vaccinata a Settembre.

Il vaccino è sicuramente un’arma efficace anche per quelle persone che non hanno una piena risposta di immunità contro la malattia. Il vaccino resta l’unica soluzione. Ed il sensibile miglioramento della paziente e la risposta positiva alle terapie è dovuto alla tempestività e appropriatezza dell’intervento dei sanitari ed al fatto che si fosse vaccinata

ha spiegato il direttore della Terapia intensiva dell’ospedale Santo Stefano di Prato.

Sempre in Toscana si sarebbero verificati altri 2 casi di meningite di tipo B, e le condizioni dei due pazienti sarebbero stazionarie. Purtroppo è invece deceduto per meningite da pneumococco (una forma non contagiosa) un cinquantenne di Alatri, in provincia di Frosinone, che l’ultimo giorno dell’anno era stato portato in condizioni molto gravi al policlinico Umberto I di Roma. Starebbe meglio invece la giovane ragazza della Palestrina (paese vicino Roma) che era stata ricoverata presso l’ospedale romano la sera di Capodanno con i sintomi della meningite. Come riportato dai medici, alla ragazza sarebbero stati dati i farmaci necessari, e le sue condizioni sarebbero già in fase di miglioramento.

E alla luce di questi casi, la Regione Lazio ha già confermato l’inizio di un monitoraggio delle meningiti, affidato al Gruppo tecnico Scientifico della Rete di malattie infettive (Ippolito-Spallanzani, Di Lallo-Regione Lazio, Cauda-Cattolica, Vullo-Sapienza) e integrato dal Professor Villari dell’Università La Sapienza. Detto ciò, gli esperti sottolineano che, nel corso del 2016 sono stati segnalati in tutta la Regione 19 casi di meningite meningococcica, rispetto ai 25 casi del 2015, pertanto non vi sarebbe al momento motivo di allarme, né necessità di interventi straordinari e diversi rispetto ai normali protocolli vaccinali previsti nella Regione Lazio.

Falso allarme nel Salento – Nel Salento sarebbe invece rientrato l’allarme per quanto riguarda il sessantottenne arrivato lunedì 2 gennaio all’ospedale di Gallipoli con febbre alta e irrigidimento agli arti, il quale sarebbe stato affetto da polmonite, e non da meningite.

I medici hanno subito posto la massima attenzione su una sintomatologia che faceva sospettare una sofferenza meningea, giacché erano presenti anche febbre e globuli bianchi alti. Si è proceduto immediatamente al prelievo del liquor, che risultava essere limpido, per cui si poteva escludere la meningite batterica

si legge in una nota. Alla luce di ciò, l’Asl sottolinea l’importanza di evitare che si generino allarmismi, che potrebbero portare a un ricorso inappropriato dei servizi d’emergenza.

E’ importante infine ricordare che nella nostra Regione è già prevista la vaccinazione anti-meningococcica per i nuovi nati e gli adolescenti, mentre la si consiglia ai giovani che si spostano per viaggi e studi.

Il messaggio di Bebe Vio-E sempre in tema di vaccinazione, proprio in questi giorni Bebe Vio, campionessa paralimpica di scherma colpita da meningite all’età di 11 anni, si è presentata negli ambulatori dell’ospedale di Monselice, a Padova per vaccinarsi insieme alla sua famiglia contro la meningite. Il momento è stato immortalato da un selfie pubblicato poi sui social, per sensibilizzare tutti sull’importanza della vaccinazione.

Io adesso dico sempre che è tutto ok, che va tutto bene e che mi godo la vita lo stesso, ma mi ricordo quanto hanno sofferto i miei genitori quando ero in ospedale in gravi condizioni, so cosa si prova e cosa hanno provato. Per questo consiglio sempre di informarsi, seriamente, e di vaccinarsi.

avrebbe spiegato la campionessa, che aggiunge

La notizia dei tre casi di meningite che si sono recentemente stati in Toscana fa paura, perché ogni volta che accade qualcosa di simile penso che magari non ho fatto abbastanza, che potevo lavorare di più per fare “propaganda” e diffondere una cultura dei vaccini.

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