lunedì 2 Marzo. La formazione di un pericoloso ciclone, sospinto da correnti fredde e instabili, darà una svolta importante dopo settimane senza precipitazioni con il rischio concreto di intensi nubifragi, dapprima al Nord (Liguria), poi in successiva estensione alle regioni tirreniche centro-meridionali. Tornerà anche la NEVE, a tratti molto abbondante, su tutto l’arco alpino, a partire dagli 800-1000 metri di quota, con accumuli anche rilevanti, specie sui settori centro-occidentali (Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia). Massima attenzione infine alla burrasche di vento, in quanto nel suo incedere il vortice ciclonico attiverà violente raffiche che ruoteranno attorno al minimo depressionario.

Nei giorni successivi la porta dell’Atlantico dovrebbe rimanere ben aperta, favorendo quindi l’ingresso di altri impulsi instabili in grado di portare nuovi rovesci, anche a carattere temporalesco, su buona parte del nostro Paese. Non mancheranno delle pause più asciutte con il sole che tonerà a splendere nella classica alternanza tra fasi piovose e soleggiate tipiche della stagione primaverile. Le aree dove ci sarà il maggior soleggiamento registreranno temperature miti con punte ben oltre i 15°C

Un altro aspetto che potrebbe condizionare il resto del mese di marzo è quello di una possibile SPACCATURA del VORTICE POLARE. Dopo un inverno in cui è rimasto compatto ed arroccato alle alte latitudini, proprio nelle prossime settimane con la sua definitiva frantumazione per l’avanzamento stagionale non sono da escludere episodi di freddo tardivotemporali e anche di nevicate fino a quote molto basse. Questo perché le masse d’aria gelida che fino ad ora sono rimaste fisse al Polo Nord potrebbero di fatto invadere buona parte dell’Europa, Italia compresa.