l premier Monti ha dato le sue dimissioni. Le dichiarazioni di venerdì in Parlamento del segretario del Pdl Alfano «costituiscono, nella sostanza, un giudizio di categorica sfiducia nei confronti del governo e della sua linea d’azione», questa la valutazione della situazione che Mario Monti ha fatto ieri sera in un lungo colloquio con Giorgio Napolitano al Quirinale e che, accompagnata dall’annuncio delle «irrevocabili dimissioni» del premier appena approvata la legge di Stabilità, ha dato una violenta accelerazione a una crisi che fino a qualche ora prima era sembrata muoversi al rallentatore.Seguiva nelle parole di Monti la messa in guardia nei confronti di «un fenomeno» che – per una serie di trasparenti allusioni fatte dal premier con i giornalisti – non pareva arbitrario collegare al ritorno in campo del Cavaliere, e cioè il rischio di «scorciatoie populiste che esiste in molti Paesi europei e anche in Italia», attraverso le quali «si ricerca il consenso con la presentazione di promesse illusorie». A cui, ha aggiunto il premier, si unisce «la tendenza a non vedere la complessità dei problemi o, forse, a vederla, ma nascondendola ai cittadini elettori facendo leva sui loro interessi immediati e senza spiegare la complessità dei problemi, come io credo faccia parte dei doveri di chi ha responsabilità politiche». Di qui l’avvertimento di «evitare assolutamente che l’Italia ricada nella situazione precedente quando, prima di questo governo, ha rischiato di essere il detonatore che poteva far saltare l’Eurozona». Il professore ricordava alla stampa che il governo in un anno ha fatto riforme che «nessun partito, da solo, avrebbe potuto fare»: «Un anno fa l’Italia si trovava in un momento finanziariamente estremamente delicato, come sottolineato in modo molto pesante e ufficiale proprio qui a Cannes. Poi il governo, il popolo e il Parlamento italiani hanno dato vita a una strana maggioranza, e così partiti che non si parlavano e che consacravano tutte le loro migliori energie alla delegittimazione reciproca, hanno costruito una grande coalizione che ha saputo uscire da una situazione estremamente

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