Probabilmente vittima di un infarto, Bruno Schettino arcivescovo di Capua, è morto nel sonno. Ad accorgersi che qualcosa non andava, è stata una suora alle prime luci dell’alba, quando ha bussato alla sua porta senza avere alcuna risposta. Lo hanno trovato riverso su un lato, come se dormisse. Aveva 71 anni. Originario di Marigliano, era stato nominato arcivescovo di Capua il 29 aprile del 1997. Proveniva dalla diocesi di Teggiano-Policastro. I funerali saranno celebrati domenica, a partire dalle 16.30, nella cattedrale di Capua.Aveva subito improntato la sua azione pastorale nella difesa dei migranti. Sua l’iniziativa di dare vita al “Centro Fernandes” di Castel Volturno (rientra nella Diocesi di Capua) attraverso il quale ha attivato politiche di accoglienza degli immigrati. Per questo era finito spesso nelle mire di contestatori che sul litorale domizio inscenavano manifestazioni contro la presenza di immigrati, innalzando cartelli sui quali c’erano invettive contro la sua persona. Ma non era mai arretrato di un passo. La Cei (Conferenza episcopale italiana) lo aveva nominato presidente della “Commissione Episcopale per le migrazioni” proprio per questo suo impegno continuo a fianco dei migranti. Aveva fatto del dialogo tra religioni diverse un suo punto di forza. Promuoveva incontri interreligiosi con gli Imam di religione musulmana e non mancava mai alle manifestazioni pubbliche in difesa degli immigrati. Sosteneva la necessità di concedere il permesso di soggiorno a tutti gli immigrati di Castel Volturno: “In questo modo – diceva – diventeranno regolari e potranno anche andare via a cercarsi lavoro da qualche altra parte”. La sua ultima uscita pubblica doveva essere il 18 settembre scorso, nell’occasione dell’anniversario della strage di Castel Volturno. Non c’era. Aveva programmato, invece, una messa in suffragio delle anime dei ghanesi uccisi dalla camorra per domenica prossima proprio al centro Fernandes. Ma, ovviamente, non ci sarà più.La salma dell’arcivescovo è stata esposta nella Cattedrale di Capua dove i fedeli gli potranno rendere il loro ultimo saluto. I funerali si terranno probabilmente domenica prossima nella cattedrale di Capua e saranno celebrati dal cardinale Crescenzio Sepe.”Esprimo profondo dolore per la scomparsa dell’arcivescovo di Capua, monsignor Bruno Schettino.
Se ne va un grande riferimento spirituale e culturale per l’intera provincia di Caserta”. Così, in una nota, il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi.”La scomparsa di monsignor Schettino – ha proseguito Zinzi – lascia un vuoto in tutti i fedeli e in tutti i cittadini di Terra di Lavoro. Ai suoi familiari e all’arcidiocesi di Capua vanno le sentite condoglianze di tutta l’Amministrazione Provinciale di Caserta”.”La scomparsa di monsignor Schettino lascia un enorme vuoto nell’intera comunità, sgomenta per la perdita improvvisa di un punto di riferimento che tanto ha dato per la crescita spirituale, morale e culturale di Capua e della Campania”. Così il presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano.
“Esprimo – aggiunge – a nome mio e dell’intero Consiglio regionale, il più sentito cordoglio ai familiari dell’Arcivescovo, alla Curia e a tutta la comunità capuana, che di monsignor Schettino è stata la grande famiglia spirituale”.
“E’ una gravissima perdita per il mondo della mobilità umana”. Così don Alfonso Calvano, incaricato regionale della ‘Migrantes’, commenta la scomparsa di monsignor Bruno Schettino, arcivescovo di Capua. “Sensibile alle povertà del territorio diocesano e, quindi della Campania e dotato di una spiccata sensibilità ed accoglienza degli immigrati – continua don Alfonso – ha seguito con impegno e assiduità l’evangelizzazione a favore della mobilità umana delle varie diocesi campane e, ultimamente, come presidente della Fondazione Migrantes ha dato un forte impulso per promuovere i diritti degli immigrati attraverso la integrazione e l’accognienza”.”Proprio in questi giorni – aggiunge don Alfonso – monsignor Schettino stava valutando la possibilità di partecipare al Columbus Day, la più grande festa degli italoamericani a New York, dove era stato invitato personalmente dai vertici della Fondazione americana che aveva ricevuto nel mese di gennaio scorso a Capua. Tutta la Chiesa campana esprime il prorpio cordoglio al vewcovo Schettino, uomo di preghiera e di spirito per la Migrantes campana”, conclude Calvano.Nola a partire dal comune ,la ciesa,e tutti gliamici di Don Bruno Schettino quanto hanno appreso la sua morte hanno sparso la voce e in pochi minuti si e’ saputo in tutte le case , il periodo che stava a Nola si e’ fatto amare da tutti,insomma oggi il paese e in lutto