Giuseppe DAniello, 22 anni, di Melito, ha fatto irruzione, insieme a tre (o quattro) complici, nellesercizio commerciale di via Giuseppe Di Vittorio. In quel momento, allinterno del supermercato, stava facendo la spesa un militare dellArma libero dal servizio. Quando i rapinatori hanno intimato alla cassiera di consegnare lincasso, il carabiniere è intervenuto. Da lì è nata una sparatoria al termine della quale il giovane bandito è rimasto ucciso. Sembra che a sparare per primo sia stato uno dei banditi e il carabiniere avrebbe risposto al fuoco centrando DAniello.

Un altro complice, Domenico Chiariello, 27 anni, di Giugliano, è rimasto ferito e ricoverato in ospedale. Gli altri sono riusciti a scappare. DAniello risultava agli arresti domiciliari per una condanna a otto anni (inflittagli un mese fa) dopo il ferimento di un gioielliere a Treviso nel novembre 2012. Anche Chiariello era già ristretto a misura cautelare per una precedente condanna. Questultimo, dopo la sparatoria, era scappato con gli altri complici, sottraendo una vettura  ad unautomobilista di passaggio. Fino a che Chiariello, giunto a Giugliano, in via San Francesco dAssisi, si è visto costretto a scendere dallauto e a ricorrere alle cure mediche in ospedale, dove è stato trasportato da unambulanza e poi messo agli arresti una volta giunta la notizia del suo ricovero.

Sul posto i carabinieri della locale stazione, guidati dal maresciallo Pasquale Bilancio, che hanno rinvenuto, a pochi metri di distanza dal luogo della rapina, uno scooter Honda Sh bianco adagiato sullasfalto. Lauto, una Renault Scenic, è stata ritrovata a Giugliano, con allinterno una pistola.

 

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