Napoli – Al  cinema “Non si ruba a casa dei ladri “ dei fratelli Vanzina, la prima commedia  che tratta un argomento serio anche se in modo ironico e divertente; “mafia capitale”. Con un discorso più moderato potremo dire, semplificando il discorso, che si ripropone la vecchia e solida tradizione cinematografica che indaga sui vizi egli italiani. Consenso del pubblico alla prima e alla presentazione avvenuta all’Hotel Vesuvio di Napoli, dopo la prima al cinema Metropolitan. È un film commedia diretto da Carlo Vanzina da lui sceneggiato e coprodotto con suo fratello Enrico attraverso al International video 80 per la Medusa e interpretato tra altri, da Vincenzo SalemmeMassimo GhiniStefania RoccaMaurizio MattioliLiliana Vitale, Fabrizio Buompastore e Manuela Arcuri. Si legge in una nota che è un film semplice ma dietro nasconde tanti livelli di lettura. Nel film dei Vanzina, Ghini interpreta, in un contesto di ironia e comicità non disgiunta da riflessione, un uomo politico. Un ruolo che rappresentava l’insolenza del potere, la degenerazione di quel ruolo, la barbarie del commercio politico. Neppure  più l’irriverenza, c’è solo un obiettivo calcolatore: alla fine, nell’epilogo del film, sarà ripagato con la stessa moneta. Al suo fianco, nel ruolo di un imprenditore meridionale afflitto dalla mala politica, una volta tanto dalla parte delle vittime, degli onesti, c’è Vincenzo Salemme. Le protagoniste femminili: Stefania Rocca e Manuela Arcuri. In particolare, quest’ultima, deve ai Vanzina un ruolo in “A spasso nel tempo”, un film del 1996 che contribuì per la sua carriera di attrice . Afferma la stessa Arcuri:  “Ho lavorato con i Vanzina quasi 20 anni fa, e in questo lungo tempo sono cresciuta tantissimo sia artisticamente sia come donna . Stare sul set oggi con Carlo Vanzina è stato per me come lavorare con un’altra persona, perché ai tempi di  A spasso nel tempo ero ancora una ragazzina, ero molto acerba. Allora i Vanzina mi diedero una possibilità importante di farmi vedere dal pubblico del grande schermo.” In questo film è nel ruolo di una donna vistosa e ignorante. “Lori, questo il nome della donna interpretata da Manuela Arcuri. E’ una donna affascinata solo dalla bella vita ; si lega a un uomo ricco e potente il quale le permette di vivere nell’ostentazione più evidente. Le interessano solo le macchine di lusso e i gioielli. Vi è anche una scena caratteristica, la scena della festa dei personaggi vestiti da antichi romani. Una scena che richiama alla memoria dello spettatore  una sequenza di un film del passato con un attore come Vittorio Gassman che veniva arrestato in una festa in costume e portato in commissariato senza dargli la possibilità di cambiarsi abito!  Ad un certo punto del film una battuta balza subito in vista:  “ Oggi non c’è più né destra né sinistra” ; è di certo  un po’ l’illustrazione dei tempi che viviamo, corrisponde la  sgradevole realtà. Il film è  ambientato, oltre che a Roma, anche a Zurigo nella seconda parte; tra altro forse  per dar un respiro internazionale all’intera vicenda . In effetti Il film racconta la riscossa di un cittadino onesto, Antonio, interpretato da Vincenzo Salemme, che si vendica di Simone, un politico disonesto. Antonio inizialmente vorrebbe denunciarlo, ma poi, conoscendo l’Italia, un paese nel quale l’iter della giustizia è lunghissimo e spesso incerto, decide di vendicarsi in un’altra maniera: scopre che il suo nemico ha nascosto in una banca svizzera i proventi delle sue malefatte e decide di organizzare un “un piano”. Per compiere l’impresa, Antonio mette su una piccola banda. Il colpo si svolge a Zurigo dove ha sede la banca nella quale Simone ha nascosto i soldi. Alla fine il piano avrà successo. Il  film ha dimostrato la sua morale: non conviene seguire la via dell’ingiustizia perché si corre il rischio di esser ripagati con la stessa moneta!  La trama, riassumendo, è sì descritta sinteticamente: Antonio Russo, questo il nome completo del protagonista, sposato con Daniela, Ruolo affidato a Stefania Rocca perde il lavoro e si ritrova senza speranza per il futuro! Loro stessi si definiscono “poverissimi” in un momento in cui bisognerebbe pensare al futuro della loro figlia appena laureata. Momentaneamente si trasferiscono dall’anziana zia Titina.  Successivamente  una serie di circostanze, finiscono come camerieri a casa di Simone Santoro interpretato da Massimo Ghini, il disonesto pezzo importante della politica, sposato con la bella e giovane Lori. I due accettano volentieri l’incarico, ma dopo qualche tempo ecco che salta fuori una impressionante verità: Simone è  proprio la persona responsabile della perdita del lavoro di Antonio. È stato lui a  revocargli l’appalto. Antonio e Daniela allora, venuti a sapere che Simone ha nascosto in una banca svizzera i guadagni delle sue malefatte; decidono di ricambiare. L’obiettivo è vendicarsi per riprendersi quello che gli è stato rubato, mettendo su una banda. Il piano riesce, e mentre Simone viene arrestato, Antonio e Daniela gli portano via 5 milioni di euro. Ma ritornati a Roma, zia Titina, interpretata da Liliana Vitale, scopre tutto il loro bottino e, se ne appropria e fugge con l’obiettivo di un lungo viaggio. Antonio e Daniela  dire che rimangono esterrefatti e dir poco. Due anni sono trascorsi, Antonio e Daniela, dopo una lunga battaglia legale, riescono a riottenere l’appalto. Durante una passeggiata rincontrano Simone. Quest’ultimo ormai a sua volta poverissimo e lasciato da Lori,  per sopravvivere si occupa, quale lavoro, di portare a passeggio dei cani. Antonio capisce la situazione di rivalsa forse non disgiunta da un sentimento di considerazione  per lui , gli lascia un biglietto da visita dicendogli che, se ha bisogno di lavoro, sarà lieto di impegnarsi. Un modo come un altro per fargli  capire che era stato lui a truffarlo per compensazione; su tale biglietto da visita è ritratto, in modo frettoloso e a penna, un disegnino che fa capire alcune cose successe in passato.  Un finale inaspettato, una sorpresa che ristabilisce un equilibrio di giusto andamento delle cose; è il raccontare l’attualità  civile e sociale.

Antonio Romano PER RADIO PIAZZA EVENTI2016-11-03-bb

 

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