tra cui 15 minori. E’ stato disposto lo sgombero coattivo dell’area in sequestro, con fissazione di un termine di sette giorni per l’evacuazione della stessa e con piantonamento del sito sino alla scadenza di tale termine. I reati per cui si procede sono di omissione di lavori in edifici che minacciano rovina, a carico dei soggetti privati proprietari dell’area sequestrata e di invasione di terreni, raccolta e smaltimento illegali di rifiuti e costruzione abusiva, a carico dei soggetti di etnia rom.
Nell’area in sequestro insistono 14 baracche abusive realizzate con materiali di fortuna, nonché tre manufatti in muratura, uno dei quali pericolante e gravemente dissestato, al di sotto del quale sono allocate alcune capanne occupate da nuclei familiari rom. “Nel corso di sopralluoghi – si legge nella nota del Procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso – la Polizia Locale, il personale dell’ASL Napoli l e dell’ARPAC, hanno accertato che l’accampamento rom si presenta in condizioni critiche dal punto di vista ambientale, epidemiologico ed igienico-sanitario a causa della mancanza di servizi igienici e di fonti di approvvigionamento idrico e per la presenza di notevoli cumuli di rifiuti, anche pericolosi. Il provvedimento di sequestro si è reso necessario per evitare l’aggravamento delle conseguenze dei reati, ricorrendo un concreto ed attuale pericolo per la salute e per l’incolumità della popolazione rom residente nell’accampamento, a causa delle precarie condizioni igienico-sanitarie dello stesso e del pericolo di crollo delle strutture ivi esistenti”.Fonte LA RAMPA ,PER RADIO PIAZZA NEWS