È stato presentato nellAula Consiliare del Palazzo di Città, il nuovo libro del vicedirettore del Tg1, Gennaro Sangiuliano, Scacco allo zar 1908-1910: Lenin a Capri, genesi della Rivoluzione, edito da Mondadori. Un viaggio nella Storia che, tra intrighi e complotti che hanno determinato la fondazione dello Stato Sovietico, ricostruisce i due soggiorni capresi di Lenin attingendo a fonti documentali inedite. Allevento, patrocinato dallEnte di piazza Duomo, sono intervenuti il Sindaco Geremia Biancardi, lautore Gennaro Sangiuliano, il Sen. Umberto Ranieri, Presidente della Fondazione Mezzogiorno Europa e lOn. Paolo Russo, Presidente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati. Forse non tutti sanno che tra il 1908 e il 1910, Vladimir Ilicˇ Uljanov, meglio noto come Lenin, il leader dei bolscevichi che di lì a qualche anno avrebbe guidato la Rivoluzione dottobre diventando licona del comunismo mondiale, trascorse due periodi della sua vita a Capri. Già a quei tempi lisola dei faraglioni pareva lontana dalle afflizioni del mondo: un luogo che dallepoca dei grandi imperatori romani come Tiberio era diventato la meta preferita di uomini di potere. Del momento caprese di Lenin si sa ben poco; la riservatezza sovietica cancellò questo periodo dalla vita, questi spiragli di vita, del padre della rivoluzione. Non era certo agevole per liconografia dellideale comunista. Nel libro è narrato Lenin che arriva a Capri con la sua amante, la franco-russa Inessa Armand, donna di gran bellezza. A Capri cè già un folto gruppo dintellettuali russi, guidata dallo scrittore Maksim Gorkij. In realtà ci sono questioni fondamentali che devono essere affrontate, le dispute ideologiche e politiche con Aleksandr Bogdanov, stimato intellettuale che minaccia la leadership di Lenin nel partito. La cosa intrigante è che a Capri soggiorna spesso laristocrazia militare tedesca portata a far vacanze sullisola dai Krupp, la famiglia dindustriali dellacciaio. Qui potrebbero essere iniziati quei contatti fra tedeschi e bolscevichi che sfoceranno nei finanziamenti dello stato maggiore tedesco a Lenin. Inoltre è da considerare loperazione del trasferimento segreto in Russia con un treno piombato per dar inizio alla rivoluzione. La vita caprese di Lenin sintravede unélite rivoluzionaria aristocratica. Il capo bolscevico prepara in un clima tranquillo, quello che può essere ed è dellisola di Capri, le mosse che metteranno in scacco lo zar. Un effetto che tra alterne vicende tenderà verso una grande tragedia; quella del secondo conflitto bellico. Un libro di grande attualità nel suo rapportarsi a oggi: un dettaglio ingrandito, ha affermato lautore, tra altro, al termine della presentazione, quasi un fotogramma ingrandito di una parte della storia, del novecento.
A.R.