Dato che il tema, secondo me,  è quello dello sviluppo del Paese e del risanamento bisogna evitare di trasformare questappuntamento in una conta e in una guerra fratricida. Poco mi appassiona la guerra nominale che finora si è fatta. Concordo col sindaco di Napoli De Magistris sul rischio di una mera prova muscolare. Lo spirito ovviamente non deve e può essere questo. LItalia ha bisogno di una pace sociale e di riforme importanti che non potranno essere fatte a colpi di Maggioranza nella prossima legislatura,  ammesso che una maggioranza chiara esca dalle urna, cosa tuttaltro che scontata visto il dibattito sulla prossima legge elettorale. Pertanto ritengo che la prospettiva proposta da Matteo Renzi, persona che stimo e che apprezzo particolarmente,  non sia quella adatta a gestire lItalia in questa fase.Credo che il programma proposto da PierLuigi Bersani, e la sua capacità di mediazione e sintesi, possa invece dare un notevole contributo, nella prossima legislatura, a creare quel clima sereno in cui tutti, partiti politici, forze sociali e  rappresentanze di categoria, società civile, possano dare un contributo alla nostra terra.In merito alle questioni nolane mi è doveroso fare delle precisazioni. Per la questione tanto,( e secondo me eccessivamente)  speculato, cioè quella della sede, va detto che già la federazione napoletana ha fatto il possibile. Al momento la sede è nelle disponibilità del circolo, poiché il  Provinciale ha stipulato un contratto transitorio di fitto nel luglio scorso proprio per far svolgere il congresso cittadino, disertato da alcuni. Il che dimostra fu una scelta saggia quella della partecipazione.  Sulleredità morale di cui dovremmo usufruire, concordo con quanto  dichiarato dal gruppo consiliare, tuttavia va precisato che il reale peso del PD in materia è molto basso. La responsabilità sta nella scelta fatta nellultimo congresso dei Democratici Di Sinistra. Uno dei nodi del congresso fu proprio sul patrimonio, e per questo motivo io Appoggiai la Mozione Nigra-Zani, che chiedeva una costituzione di tipo confederativo del Partito Democratico, in modo da salvaguardare fenomeni come questo. Molti di quelli che oggi criticano questo aspetto allepoca dei fatti sostennero  la mozione Fassino, che invece prevedeva proprio la struttura presente che di fatto limita e mette in difficoltà lazione del PD. Come sempre, il tempo ha dimostrato quali fossero le posizioni più ragionevoli, e  noto con piacere che oggi siano arrivati su queste posizioni anche altri che allepoca, evidentemente, la pensavano differentemente, anche se forse è troppo tardi, ma servirà forse a futura memoria.<?xml:namespace prefix = o ns = “urn:schemas-microsoft-com:office:office” />

 

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