Nola: dopo polemiche, anche nella stessa maggioranza e rinvii, il consiglio comunale trova la quadra e respinge la fuoriuscita dell’ente Bruciano dall’Aagenzia di Sviluppo dell’Area Nolana. Agenzia che nasce una decina d’anni fa con l’unione di 18 comuni nolani traghetti dalla città Bruniana che ne diventa, comune capofila. L’ente ha sede a Camposano, ospitata in un ex plesso scolastico messo a disposizione dall’ente camposanese diretto, allora, dal sindaco Gavino Nuzzo.
Oggi, l’agenzia è definita un “carrozzone” di sprechi e cattiva politica. Su questo aspetto i giudizi sono unanimi. Ma, tra maggioranza e opposizione vi sono i distinguo sull’abbandono o meno da parte de comune nolano. Abbandono chiesto dalle minoranze “Pd, Nola ai nolani, Città viva e gruppo misto”. Si tratta di 6 consiglieri che chiedevano “di calare un velo pietoso” e uscire come aderente al Tavolo dei comuni. Un adempimento già attuato dal comune di Roccarainola con delibera votata in consiglio. Lello De Simone, primo cittadino Rocchese; ha motivato l’uscita in quanto “allo sviluppo erano emersi sprechi e mancata produttività”. Critico, nel corso di un convegno, anche il primo cittadino di Liveri, Raffaele Coppola che chiarisce che il suo comune non è affatto debitore (400.000euro) ma che tale somma era dovuta per i progetti che la stessa agenzia “doveva realizzare” per il piccolo comune. Progetti non realizzati è in tal caso “nulla è dovuto”, dice Coppola.
Sulla legge 328/2000 (progetti di assistenza domiciliare e ai minori) i sindaci, all’unanimità hanno deciso di non farli più gestire All’agenzia, tornando alla gestione in proprio. É su questo capitolo vi sono numerosi progetti, come l’assistenza ad anziani, per disabili (anche con codice rosso) si sono erenati. Le cooperative sociali denunciano che gli operatori “da 16 mesi, non percepiscono un euro”. E sembra che sul banco degli accusati vi sia proprio l’agenzia che gestiva i progetti. Critici dalla stessa maggioranza, i consiglieri Casillo e Napolitano Nicola. Dall’opposizione, amareggiato Gianluca Napolitano: “Con questo voto – rivolto alla maggioranza e al sindaco – vi assumere la vostra responsabilità verso i cittadini. Avete perso una grossa occasione”. Gli facevano eco, Salvatore Maffettone e Carmela Scala. Quest’ultima sottolineava, sia quanto sedeva nei banchi della maggioranza che da oppositore “sono stata sempre critica sull’operato dell’agenzia di sviluppo”. La consigliera Scala addebita questo “fallimento” alla politica e a quei politici che “facevano campagna elettorale recitando figure, anche incapaci, nell’agenzia”.
Ora, si attende l’assemblea del 6 dicembre dei sindaci per eventuali altri scenari e decisione.

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