È fissato per OGGI giovedì 23 gennaio alle ore 16,30 la discussione in Consiglio comunale. Dopo l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti si passerà all’approvazione del bilancio consolidato 2018. Un atto dovuto i cui termini di scadenza del 31 dicembre scorso non erano perentori, ma ordinatori. Quindi nessuna sanzione per la mancata approvazione entro il 31 dicembre. Per i capi riguardanti l’attivazione delle entrate proprie relative sia all’addizionale Irpef comunale che all’imposta Imu il Consiglio comunale prenderà atto che l’Ente ha già elevato al massimo consentito dalla legge le aliquote dell’addizionale Irpef che quella dell’Imu e al Consiglio verrà proposto di confermarle per il 2020. Per l’addizionale Irpef verrà applicata per tutti i redditi un’unica aliquota dello 0,8 per mille decisa dalla delibera del commissario straordinario Anna Manganelli il 27 marzo del 2019 con l’approvazione del bilancio di previsione 2019-2021. L’aumento dell’addizionale Irpef rientra in quelle misure necessarie a superare le condizioni di dissesto approvato dal Consiglio comunale del 26 agosto 2019 e porterà nelle casse comunali entrate per oltre 2.500.000,00 circa un milione e seicentomila euro in più rispetto ai precedenti anni dove l’addizionale Irpef comunale era applicata per scaglioni da 0,00 a 15.000,00 euro veniva applicata una aliquota dello 0,2 per mille, da 15.001 a 28.000,00 una aliquota dello 0,4 per mille, da 28.001,00 a 55.000,00 euro una aliquota dello 0,6 per mille, da 55.001,00 ad euro 75.000,00 aliquota dello 0,7 per mille, oltre 75.001,00 una aliquota dello 0,8 per mille. Ad essere penalizzati saranno i percettori di reddito più bassi. Infatti da questi soggetti saranno sottratte somme triple rispetto all’attuale aliquota unica. Per l’Imu le aliquote sono già al massimo 10,60 per mille già dal 2016. Per il capo relativo all’esternalizzazione delle attività di accertamento riguardante la riscossione ordinaria e coattiva il Consiglio comunale del mese di agosto consentiva la riscossione coattiva tramite ingiunzione di pagamento di tutte le entrate comunali con un bando pubblico. In data 4 novembre 2019 il dirigente finanziario Giovanni Fusco, a seguito del disegno della legge finanziaria che apportava modifiche in termini di tributi locali, ritenne di sospendere ogni attività (relativa al bando pubblico) in attesa dell’approvazione della legge finanziaria. Infatti con l’approvazione della legge finanziaria anche le attività ordinarie (che prima potevano essere gestite dall’Ente in proprio o date in affidamento a terzi) come il servizio di supporto all’ufficio tributi per la gestione, elaborazione dati, front-office, Tares, Tari, Imu, la gestione deve essere affidata a società con capitale sociale sottoscritto e versato in misura non inferiore ad un milione e che le stesse siano iscritte presso l’albo dei concessionari istituito presso il MEF. Quindi l’amministrazione procederà per tali servizi (cattivi e ordinari) ad una gara ad evidenza pubblica preso atto che nel 2019 l’ufficio tributi dell’Ente su un totale di 5 unità lavorative ben tre unità sono state collocate a riposo. L’amministrazione, quindi, non potrà usufruire più dei servizi offerti dall’Agenzia Locale di Sviluppo in quanto la stessa non possiede i requisiti sia del capitale (un milione di euro) che dell’iscrizione al Mef. Intanto per il bilancio stabilmente riequilibrato si va verso la diffida prefettizia, quindi l’approvazione è prevista per il 20 febbraio prossimo.RADIO ANTENNA CAMPANIA