Nola – Si è parlato di accoglienza e integrazione per costruire una speranza nella Sala dei Medaglioni del Vescovato. Notevole consenso per l’iniziativa. Un convegno organizzato dai Lions Clubs International Distretto YA del quale è governatore Nicola Clausi e dai Lions Club Nola ” Ottaviano Augusto” del quale è Presidente Michela Rega. Un momento importante per riflettere sul nostro tempo; prima dello svolgersi dei lavori del Convegno si è proceduto al rituale del suono di una campana; il medesimo rituale si è tenuto alla conclusione degli stessi. Erano presenti: Antonia Solpietro, Direttore ufficio Beni Culturali Diocesi di Nola; Salvatore Napolitano, Presidente IV zona Distretto Lions 108 YA; Mariano Lebro, Presidente II Circoscrizione Distretto Lions 108 YA. L’incontro culturale è stato moderato da Pellegrino Sirignano, Responsabile del Service II Circoscrizione. È intervenuto per un indirizzo di saluto il Sindaco di Nola Gaetano Minieri. Al tavolo dei relatori si sono succeduti gli interventi di Teresa Spadaro vice Presidente MEIC Nola; Mons. Francesco Iannone, Direttore Istituto Superiore di Scienze Religiose Nola Acerra; Padre Ibrahim Faltas OFM, Direttore della Terra Santa School di Gerusalemme. Le conclusioni sono state affidate a Nicola Clausi, Governatore Distretto Lions 108 YA. Padre Ibrahim Faltas è stato l’ospite d’onore; un personaggio di rilievo: come si sa, è un francescano Egiziano, è divenuto parroco di Gerusalemme; laureato in Filosofia, Teologia. Un frate che è noto anche per un episodio, una complicata esperienza, accaduta alcuni anni fa, la seconda intifada: la vicenda si colloca nel conflitto tra Israeliani e Palestinesi; l’assedio armato alla Basilica della Natività; era l’anno 2002. Una drammatica situazione risolata col dialogo verso quella condizione inestimabile che è la pace, la riconciliazione. Un episodio che occupò le prime pagine della cronaca: 39 giorni, tanto durò, quell’assedio; un episodio terribile; per gli assediati mancavano viveri di prima necessità; cibo, acqua, elettricità. È autore di un libro a riguardo. Nel suo intervento Padre Ibrahim Faltas, ha raccontato la sua esperienza, ha posto l’accento sulla necessità del dialogo e amicizia tra le parti; non importa la confessione religiosa professata, cristiana oppure musulmana, o le proprie convinzioni: contrariamente a quanto si potrebbe credere è possibile, specie per le giovanissime generazioni, educare alla pace! Padre Ibrahim Faltas ha portato questa testimonianza in una realtà sì difficile ma che si può affrontare con il dialogo.
A.R.
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