Nola – Prosegue il percorso teatrale secondo cartellone gestito dal teatro pubblico Campano. In quest’occasione la proposizione di una commedia dal titolo: “Il Bello della diretta “ di Lucio Pierri e Lello Marangio  per la regia di Lucio Pierri . Sul palcoscenico nolano attori quali Maria Mazza, Lello Radice, Barbara Petrillo, Massimo Carrino e lo stesso Lucio Pierri. Si legge su di un opuscolo informativo che in qualche modo sintetizza quanto portato in scena: “Quante volte abbiamo sentito dire in televisione “È IL BELLO DELLA DIRETTA” Spesso però ciò che sembra bello, in realtà nasconde quello che non si vuole vedere: tradimenti, sotterfugi, pacchi e contropacchi. Un’ emittente locale, scenario di accordi segreti e vendette non riuscite, due belle donne, due goffi uomini, quattro amanti le cui vite saranno indissolubilmente legate a doppio filo fino a…Questo il tema della commedia, prodotta da DG Production e Summarte, scritta da Lello Marangio, che dopo il grande successo di  “Stressati..ancora di più”, ritornano in teatro con una nuova pièce, moderna, attualissima, esilarante, dai ritmi frenetici un mix di comicità di situazioni e battute.” Il titolo dello spettacolo è, in effetti, è quello che divenuta una frase comune del linguaggio parlato, quando si vuole indicare qualcosa che accade; un imprevisto, una situazione non considerata, un inevitabile guasto tecnico.  Si usa allora, ovviamente, la frase “Il Bello della diretta”; un’espressione spesso esagerata in televisione,  per sdrammatizzare e per trovare un modo elegante e raffinato per proseguire. Consenso di pubblico per lo spettacolo, per una proposizione scenica gradevole, divertente, con battute ironiche; una commedia degli equivoci. In effetti in teatro è la stessa essenza di ciò che accade senza alcuna possibilità di tornare indietro. Lo spettacolo, in un elegante scenografia, ha come inizio, all’aprire del sipario, sia al  primo  che  al secondo atto, un filmato introduttivo dove la storia narrata viene avviata, portata a conoscenza immediata allo spettatore. La tecnica cinematografia e l’aspetto recitativo in un mix di grande effetto.  A chiusura dello spettacolo, nei rituali ringraziamenti al pubblico, Lucio Pierri si è intrattenuto con gli spettatori in uno spettacolo nello spettacolo; battute esilaranti;  un fuori programma di grande apprezzamento di gran ironia, comicità e cordialità. La nostra intervista di Radio Antenna Campania a Lucio Pierri: Ritroviamo Lucio Pierri; abbiamo avuto modo di incontrarlo diverse volte. Cominciamo con una definizione dello spettacolo? “Il Bello della diretta “! Quante volte l’abbiamo sentito. Ogni volta che succede qualcosa che non era previso dalla diretta stessa! In realtà è il tentativo, devo dire  molto ben riuscito, di metter in scena uno spaccato di quelle che sono delle emittenti napoletane, che sono una sorta di sottobosco, all0interno delle quali succede di tutto e di più. “Il Bello della diretta “ non è riferito ad una diretta stessa; il diretta tv è solo un pretesto per altri protagonisti dello spettacolo di far altro mentre qualcun altro è costretto a stare in diretta televisiva. Un argomento di estrema attualità ? Assolutamente si. È molto difficile spiegare questa commedia. Le cose, gli episodi, sono talmente incastrati! tutto quello che succede, le ghegs non sono mai fine a se stesse; veramente incastrate in una drammaturgia di spessore, mi permetto di dire, anche se non abbiamo fatto ne Viviani ne Shakespeare, lungi da noi. Ma devo dire che abbiamo scritto io e Lello Marangio un plot che non cade in nessun punto. Ricordo un tuo notevole spettacolo che era “Clik”; per l’occasione presentato al Teatro Cilea. Cosa è rimasto in te di quell’esperienza?  È stato lo spettacolo più importante del nostrosodalizio artistico con Ciro Cerruti e Ciro Villano. Resta un bellissimo ricordo una tappa importante della nostra carriera. Poi è arrivato il momento che ognuno di noi potesse camminare con le proprie gambe. Devo dire che ognuno di noi, fortuntamente, si sta rintagliando delle belle soddisfazioni. È importante il tuo ruolo al teatro Summarte di Somma Vesuviana, un teatro di recente apertura. È il secondo anno! ? Sono il direttore artistico da subito dopo l’apertura. Stiamo mietendo successi incredibili; il primo anno con 210 abbonati; quest’anno ne abbiamo 370. Abbiamo ospitato artisti quali Sal Da Vinci , Lina Sastri, Buccirosso, Biagio Izzo; ci sarà Gragnaniello ancora. Ancora spettacoli fuori abbonamento; prossimamente Nino d’Angelo. Somma Vesuviana e non solo; la gente, fortunatamente, ha apprezzato la nostra scelta e viene da ogni dove.  Mi piace ricordare altre manifestazioni: all’interno della rassegna ne abbiamo un’altra “ Jazz e Baccalà” che va fortissima; proprio questa sera abbiamo Antonio Onorato al teatro Summarte mentre io sono qui al Teatro Umberto.

Antonio Romano

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