Nola Gino Rivieccio in Faccio progetti per il passato. Un tempo di cui si sente il rimpianto, anni più romantici che Gino racconta con ironia lasciando spazio anche a un pizzico di satira politica, che nei suoi spettacoli non manca mai, e alla musica a coronamento di uno spettacolo da ridere ma dal gusto nostalgico e che giustifica il titolo per nulla contraddittorio.  Di solito si fanno progetti, per il futuro! Per lennesima volta, ritorna Gino Rivieccio al Teatro Umberto con la presentazione al pubblico di un suo spettacolo. Lironia mista a satira politica di Gino Rivieccio segna il secondo appuntamento teatrale. Faccio progetti per il passato è il nuovo e divertente spettacolo che amalgama personaggi con attuali frangenti, situazioni tratte dal mondo contemporaneo. Scritto a quattro mani con Gustavo Verde, lo spettacolo mescola con unatmosfera blues, la bravura degli artisti e il mondo reale del momento che stiamo attraversando: in scena un ambiente locale piano bar, dove è sovente in scena una violinista che in più di unoccasione dimostra la sua bravura. I suoi momenti  musicali rimarcano e rilevano determinati passaggi scenici. Gli ambienti sono quelli, per esser più precisi, di un ingresso – albergo, dove riecheggiano le note del violino.  Altri personaggi popolano la scena, come il rappresentante di tessuti Antonio Maresca e una barista dallo spiccato accento francese. Rivieccio intrattiene il pubblico ripresentando personaggi del suo repertorio e trattando argomenti attualissimi, come la venerazione della tecnologia, specie tra i giovani. Si ricordano vecchi tempi, quelli in cui si andava a letto dopo Carosello, quellinsieme di pubblicità che i bambini di allora vedevano volentieri. I tempi andati quando bisognava aspettare di svilupparle le foto e non erano pronte in pochi attimi su un profilo Facebook. Al termine Rivieccio ha salutato il pubblico con un fuori programma e un tono di polemica circa una sua questione personale con il Comune di Nola, i presenti tutti ad applaudire la sua critica.

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