Grosseto, costretto dai giudici, fa dietrofront, nello stesso giorno Milano trascrive sette matrimoni gay celebrati all’estero. Non si placa la polemica sulle nozze gay, con l’Anci che chiede al governo subito una legge. “Oggi pomeriggio ho firmato personalmente, in qualità di ufficiale di Stato civile, la trascrizione di sette matrimoni tra persone dello stesso sesso che si sono celebrati all’estero”, annuncia via Facebook il sindaco Giuliano Pisapia al termine di una giornata contrassegnata da un acceso dibattito politico, e soprattutto dal pressing dei comuni che sul tema delle nozze gay reclamano chiarezza.

“Mi auguro che il governo voglia assumere iniziative che consentano di favorire in tempi rapidi l’adozione da parte del Parlamento di soluzioni legislative adeguate”, scrive il presidente dell’Anci Piero Fassino in una lettera inviata al premier Renzi e al ministro Alfano, in cui chiede “un quadro legislativo nazionale”. “Il tema – aggiunge il sindaco di Torino – è infatti troppo delicato per essere lasciato al caso per caso, né d’altra parte si può affidarlo ad ordinanze prefettizie”. “Noi rispettiamo la legge, ma esiste un vuoto normativo che soltanto il Parlamento, con una legge ad hoc, può risolvere”, osserva anche il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi subito dopo aver preso atto della sentenza della Corte d’appello fiorentina ed aver chiesto all’ufficiale di stato civile di adeguarsi a quanto ordinato dai giudici. A Grosseto è stata annullata la trascrizione delle nozze, celebrate due anni fa a New York, tra Giuseppe Chigiotti e Stefano Bucci. Se i giudici del tribunale, in primo grado, avevano obbligato il comune all’iscrizione del matrimonio nel registro di stato civile, i giudici della Corte d’appello di Firenze oggi hanno imposto all’amministrazione locale l’esatto contrario. Intanto un folto gruppo di sindaci, come ha dimostrato Pisapia, si dice ancora pronto a disobbedire al ministro, compreso il cinquestelle livornese Filippo Nogarin: “Non ci penso nemmeno a dare seguito alla direttiva di Alfano”. Ma il ministro Angelino Alfano insiste: “I sindaci agiscono come ufficiali di governo e quei registri sono di competenza dello Stato”. E ripete: “Abbiamo il potere di annullamento delle registrazioni”. Nelle schermaglie tra i politici, Lupi e Bianconi litigano con l’azzurro Toti, ‘colpevole’ di aver tirato in ballo il Papa per contrastare Alfano e lui ribatte via twitter: “#Ncd la realtà fa paura, soprattutto quella dei sondaggi #statesereni”. Lontano dalla polemica politica, dopo i ricorsi e la battaglia in tribunale a Grosseto, è deluso Giuseppe Chigiotti. L’architetto grossetano sposato con Stefano Bucci, non riesce a mandare giù quella sentenza della Corte d’appello di Firenze che ha ribaltato il giudizio di primo grado solo per un vizio di forma, perché il dibattimento non è avvenuto con la presenza dell’Avvocatura dello Stato. “Vogliamo vivere in un paese dove esiste l’affermazione di qualsiasi diritto. Se il mio paese non riesce a garantirmi questi diritti, vorrà dire – afferma – che andremo a vivere da un’altra parte. Eventualità a cui stiamo pensando fortemente”. Il suo legale afferma di valutare il ricorso: “Ancora – spiega l’avvocato Claudio Boccini – dobbiamo decidere se ricorrere in Cassazione oppure ricominciare l’iter dal tribunale di Grosseto”.

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