PAGO VALLO LAURO – Sono quattro gli indagati dalla Procura della Repubblica di Avellino per il decesso di Januz Ciolek, il cinquantatreenne polacco rinvenuto cadavere allinterno dellabitazione di un settantenne di Pago Vallo Lauro nel maggio scorso.
Dopo il settantenne presso cui lavorava l’uomo trovato morto e la compagna dello stesso, finiscono nel registro degli indagati anche altri due persone di Pago, legate da vincoli familiari con il settantenne. In qualche modo avrebbero concorso e favoreggiato il loro congiunto nel tentativo di nascondere lazione delittuosa compiuta nel maggio scorso allinterno dellabitazione di Via Dorso, dove era stato trovato il cadavere del cinquantatreenne. Molto probabilmente una lite degenerata a tal punto da portare alla morte delluomo, che ha battuto fortemente il capo contro il pavimento. Poi le attività poste in essere per coprire eventuali tracce che facessero pensare ad un delitto, secondo pm e Polizia, attuate dai quattro soggetti.
Le indagini coordinate dal pm Elia Taddeo ed eseguite dagli agenti del Commissariato di Lauro avevano subito portato a questa conclusione. Il giallo era stato subito svelato. Un omicidio. E questa anche una delle conclusioni a cui sarebbero giunti i consulenti della Procura e della difesa, Carmen Sementa e Lamberto Pianese, al termine del lungo esame autoptico avvenuto il 24 maggio scorso. In questi mesi le indagini della Procura sono andate avanti con una serie di esami, anche effettuati dal Reparto Scientifica di Napoli allinterno dellabitazione sotto sequestro a Pago.
Le ferite alla testa del cinquantatreenne polacco, almeno da quanto emerge dalle indiscrezioni, non sarebbero comunque state inferte da un corpo contundente. Non si tratta di quelle che vengono definite ferite «eterodirette». Quindi, un primo elemento che faceva pensare da alcuni rilevamenti medico legali che il cinquantatreenne potesse essere stato colpito con qualche oggetto, sembra, venire meno. Al termine delle indagini compiute da parte degli agenti del Commissariato di Lauro e coordinate dalla Procura, si sarebbe anche aperto un braccio di ferro per giungere alla definizione di eventuali misure. Quelle che sono passate al vaglio del Tribunale del Riesame di Napoli. Davanti allOttava Sezione del Tribunale della Libertà si è infatti celebrata nella mattinata di ieri unudienza per decidere su un ricorso presentato dal pm Elia Taddeo.
Laccusa più grave resta quella a carico della compagna del cinquantatreenne polacco e dellanziano che accudivano. Entrambi sono indagati per omicidio volontario premeditato. Nei prossimi giorni potrebbero esserci aggiornamenti ed ipoteticamente una svolta nellindagine della Procura avellinese su quella vicenda. Nulla si può escludere in ordine a questa tragica vicenda di cronaca.
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