Morì ribaltandosi con il bobcat che guidava, mentre effettuava lavori sulla Salerno-Reggio Calabria nei pressi dlelo svincolo Pontecagnano-Montecorvino Rovella. Era il 5 giugno dello scorso anno. Angelo Campanelli, 29enne operaio di Nola, perse la vita travolto dal suo mezzo. Finì in una scarpata ai bordi dell´autostrada. Nei giorni scorsi, sono stati rinviati a giudizio per omicidio colposo quattro persone, responsabili del cantiere, titolare dell´impresa per la quale lavorava e i responsabili dell´Anas. Affronteranno il processo dinanzi al giudice monocratico Giuseppe Colantonio, Arcangelo Di Tolla e Giuseppe Ricciardello che non avrebbero – con la propria condotta- impedito l´incidente avvenuto quella notte. Nel corso delle indagini sono state valutate le responsabilità – in tema di sicurezza sul lavoro – da parte dei responsabili dei singoli settori. A conclusione delle indagini il pm ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per i quattro presunti responsabili. Il mezzo sul quale viaggiava Angelo Campanelli si rovesciò in un burrone ai lati dell´autostrada.Il cantiere non era sufficientemente sicuro,secondo i riscontri degli inquirenti ,il manto stradale era disconnessoe questo pertroppo fu fatale per il 29enne di Nola. All’una di notte il bobcat fini nella scarpata,un violo di pochi metri,e Angelo Campanelli mori sul colpo.Per estrarlodal mezzo dovettero chiamare i vigili del fuoco.Dopo lincidente il presidentedell’Anas,Pietro Ciucci, chiese all’impresa che aveva in appalto i lavori di sospendere provvisoriamente le lavorazioni nel cantiere, in segno di lutto e rispetto per la tragedia. Ai funerali del giovane molto conosciuto nella città dei Gigli parteciparono centinaia di persone. La sua morte fu l´ennesima registrata sul luogo di lavoro. E l´indagine, avviata dalla Procura di Salerno, ha portato al rinvio a giudizio di quattro presunti responsabili per la sicurezza del cantiere. Le loro responsabilità verranno valutate nel corso del processo che si celebrerà a partire dai prossimi mesi.